1. Cosa non si fa per un amico


    Data: 09/07/2018, Categorie: Cuckold Erotici Racconti Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... rotatori intorno al buco, poi inserii prima un polpastrello, poi tutto l’indice e cominciai a muoverlo lentamente fino a quando non sentii che il dito scivolava con una certa facilità.
    
    Misi un po’ di lubrificante anche sul mio uccello.
    
    Silvia si era abituata a sentire la presenza estranea e si stava lentamente rilassando. Appoggiai la cappella e cominciai a spingere un po’.
    
    Silvia reagì con uno strillo e contraendo l’ano.
    
    – Attenta Sissy. Così non va. Devi essere più rilassata, non aver paura. Godrai ancora. Adesso spingi un po’ in fuori. Davide, lavorale il clitoride con le dita.
    
    Mi chinai a baciarle il collo e intanto il mio uccello entrò con la punta.
    
    – Ahhh!
    
    – è finito, è finito. Non ti farò più male. Tu, cornuto, continua col clitoride.
    
    Lasciai la mia cappella nel suo culo ancora per un minuto o due per farla abituare e rilassare poi cominciai a spingere ancora un po’, fino a entrare qualche altro centimetro.
    
    Questa volta sembrò che ce l’avessi fatta e mi avventurai a spingere fino quasi in fondo.
    
    Lei si mise una mano sugli occhi, cercò di sporgere il culo più che poté nel tentativo di non sentire quella sensazione di massiccia occupazione abusiva del proprio corpo da parte di un’enormità impossibile da contenere, che invece col tempo le donne imparano ad apprezzare.
    
    Il suo culo era incredibilmente stretto. Stimolava il mio glande in modo piacevolissimo. Non riuscivo a venire perché mi muovevo troppo lentamente per non farle troppo male, ...
    ... ma dopo qualche minuto sentii che cominciava a rispondere. Solo un fremito all’inizio, ma poi sentii che il suo bacino ruotava impercettibilmente per adeguarsi al mio movimento.
    
    Le dita di Davide facevano il loro lavoro e io mi azzardai ad accelerare un pochino. Sentii l’orgasmo montare e anche Silvia cominciò a muoversi con più decisione, ormai aperta e rilassata.
    
    Venni nel suo culo e fu indimenticabile, perché lei venne praticamente nello stesso momento. Rimasi qualche minuto dentro di lei, fino a che il mio cazzo, che non mi aveva fatto fare brutte figure quella notte, divenne flaccido e uscì da solo.
    
    Mi girai da una parte, distrutto. Sentii il sonno arrivare, ma feci in tempo a vedere Davide con la faccia tra le chiappe di Silvia che leccava avidamente il mio sperma dal suo culo.
    
    Mi addormentai come una pietra, senza neanche lavarmi i denti.
    
    Seppi poi che Davide aveva continuato il lavoro anche con la fica della moglie, piena del mio e del suo seme, oltre che degli umori della proprietaria.
    
    Non sono più un ragazzino e mi sentivo veramente distrutto e appagato.
    
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    La mattina dopo Davide ci portò la colazione a letto, come d’accordo. Col grembiulino.
    
    Ci disse che era stata la notte più bella della sua vita. Che non vedeva l’ora di ripetere l’esperienza.
    
    Poi parlò Silvia:
    
    – Caro, mi sono resa conto che non voglio più che tu entri dentro di me. è triste, ma è così. Ora che ho provato Tommaso non ...