1. Cosa non si fa per un amico


    Data: 09/07/2018, Categorie: Cuckold Erotici Racconti Etero Autore: esperia, Fonte: RaccontiMilu

    ... loro a Viareggio, ma almeno un week end ogni tanto lo passavamo insieme, o da me o in Toscana.
    
    Fu proprio durante un sabato mattina a Milano nel mio appartamento, grande ma lontano dal centro, quando ormai avevamo passato i cinquant’anni, in pigiama, davanti al caffè del mattino che Davide mi confessò che le cose tra lui e Silvia stavano andando male. E che la colpa era sua.
    
    Silvia era uscita per delle commissioni e quindi si sentiva libero di aprirsi fino in fondo.
    
    Fu così che, non senza vergogna, mi confessò che da qualche anno era tormentato da una fantasia ricorrente che non lo lasciava dormire: il desiderio di vedere sua moglie nelle braccia di un altro uomo.
    
    Per mesi si era tenuto dentro questo cancro nella speranza che passasse, ma poi la sua ossessione aveva avuto la meglio e ne aveva parlato con Silvia, la quale l’aveva presa malissimo, sgranando gli occhi inorridita e le cose erano presto degenerate.
    
    Ne avevano parlato ancora, ma Silvia non ne voleva sapere.
    
    Insisti insisti alla fine, per disperazione, Silvia si era lasciata convincere almeno a vedere qualche sito di scambisti nel caso ci fosse stato qualche maschio di suo gradimento. Ma le facevano tutti schifo. Volgari, rozzi, inaffidabili, imbroglioni.
    
    Niente da fare.
    
    E fu quindi con sbalordimento che mi sentii proporre da Davide, il mio amico di tutta la vita, la cosa più incredibile di tutte: se fossi disposto a scoparmi sua moglie, Silvia, la mia mammina consolatrice!
    
    La cosa, ...
    ... nella sua assurdità, aveva una logica: io a Silvia piacevo, era sicura che non avrei raccontato a chicchessia la vicenda, non avevo legami e avevo un cazzo da venti centimetri che rappresentava un bel cambiamento rispetto alla sua solita minestra. Per cui Silvia gli aveva posto un aut aut: o io o nessun altro.
    
    Ero sbalordito, dissi subito di no, ma poi di fronte alle sue insistenze dissi che ci avrei pensato.
    
    Per tutto il giorno non se ne parlò più, ma alla sera a cena mi chiese:
    
    – Allora, ci hai pensato?
    
    Silvia era presente e teneva gli occhi bassi, volendo sprofondare dalla vergogna.
    
    – Beh, s’ – risposi – e dico che se mi chiedete una cosa simile, voi due che siete i miei migliori amici, non posso rifiutarmi. Ma vorrei sentire anche il pensiero di Silvia. Non vorrei far contento te e scontenta lei. Non potrei. Perci’, Silvia, te lo chiedo direttamente: sei d’accordo a venire a letto con me?
    
    Esitazione. Imbarazzo. Confusione.
    
    – Marcello, tu mi sei sempre piaciuto, ma veramente mai ho pensato di fare sesso con te. Come vedi io in questa cosa sono stata trascinata. Ma amo mio marito e se questo lo fa felice sono disposta a provare. Con te, per’. E solo con te, se tu mi vuoi.
    
    – Allora d’accordo. Facciamolo. Mi piacerebbe fare le cose un po’ pi’ professionalmente, per’. Qui sembriamo dei ragazzini alle prime armi.
    
    – Cio’? Mi chiese Davide.
    
    – Queste fantasie di tradimento di solito si accompagnano a dei rituali di umiliazione del marito. Ci hai mai ...
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