1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 24/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... raggiunte.
    
    Tributio, vedendo le truppe nemiche agonizzare e morire in modi orribili, tosto ordinò la fuga.Non la ritirata, la fuga. L’abbandono subitaneo e immediato della città e delle posizioni. La flotta di Sixto imbarcò rapidamente quanta più gente possibile. I mezzi aerei della legione, stipati sino al limite delle capacità, riuscirono a evacuare altri cittadini. Ma fu inutile: arrivando a Medreas, la nube fece comunque strage di ben ventimila anime tra legionari e civili. Un’ecatombe immotivata, orribile a vedersi.Tributio Sixto, Legato, comandante della Legione Maximillia e comandante navale ad interim della Flotta Lictia osservò l’ecatombe. Il terremoto sottrasse la città ai suoi occhi.
    
    Dalla balconata dell’ammiraglia la vista pareva tratta da un terribile racconto epico.-Mio signore?-, chiese il suo attendente. Tributio si prese un istante.Actio Rubro era morto? Sì, era molto probabile. Il suo esercito era stato annichilito da quella cosa… quell’arma orribile che quel folle aveva sicuramente ponderato di usare su di lui.
    
    -Prepararsi ad abbandonare la zona. Dirigeremo su Telea, dove getteremo l’ancora. Ci rimetteremo all’autorità del Governatore di Telea, Ansua Lerima.-, disse.
    
    -Signore, ma i civili a bordo…-, iniziò l’attendente.-Li aiuteremo. Per quanto potremo. A Telea avranno modo di trovare alloggio e soccorso ben migliori che qui. Fai preparare il mio mezzo.-, ordinò Sixto.-Signore?-, chiese l’attendente.-Quell’arma, qualunque cosa fosse è un ...
    ... abominio. Raduna dieci uomini, volontari. Armati e pronti, con respiratori e maschere. Dobbiamo tornare là e assicurarci che non ce ne sia più.-, decretò Tributio.
    
    -Ma potremmo usarla…-, obiettò l’attendente. Sixto lo afferrò per la lorica.-Sei folle? Hai visto cosa fa? I nostri avi condannerebbero armi simili. Noi non siamo animali. Siamo Romani, siamo Licanei. Siamo migliori. E, nonostante io abbia tutti i difetti di questo mondo, non mi abbasserò a usare quella cosa!-, esclamò scuotendo il milite.-Esegui l’ordine, Jarius.-.
    
    Fu solo un giorno dopo, quando parve chiaro che l’arma non sarebbe giunta sino a loro, che Tributio e i suoi uomini rimisero piede in Numisia. La città, o ciò che ne restava era uno spettacolo partorito dagli inferi stessi. I morti erano deceduti agonizzando in modi orribili, la carne che si disfaceva, gli organi liquefatti, i volti stravolti da piaghe e orrore.Fu subito chiaro a Sixto che non avrebbero trovato nessuno vivo a Medreas. Si spinsero sino al campo di Actio Rubro. Neppure lì pareva esservi vita alcuna.Tributio osservò il deserto. Fenditure profonde avevano fagocitato cadaveri, mezzi e tende. Trovò il corpo di Actio. Lui pareva essere morto prima che il cataclisma si scatenasse.Forse alla fine era stato fortunato.-Signore… seppelliamo i corpi?-, chiese.-No.-, disse Sixto. Non sapeva come reagiva quell’arma, o se i corpi fossero attualmente in grado di infettare i suoi uomini.-Lasciate tutto qui.-, disse, -Ce ne andiamo.-.-Signore…-, mormorò ...