1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 24/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    Rubro assaggiò il vino sorseggiandolo piano. Era del miglior e più prestigio vigneto della provincia. Un vino dal sapore corposo e ottimo. Sorrise gustandolo.Faceva caldo. Un caldo anomalo, finanche per una provincia dal clima torrido come la Numisia.-Mio signore, i soldati attendono ordini.-, disse Antheus, uno dei suoi consiglieri.Rubro sorrise. Avrebbero atteso ancora qualche istante.Inutile che qualcuno gli dicesse che le truppe attendevano ordini da giorni.-Mio signore?-, chiese Antheus. Il viso incorniciato dai capelli biondicci dell’uomo era sudato. Actio Rubro fissò Antheus con un sorriso impassibile.-Dimmi, Antheus, pensi forse che gli Dei non abbiano piani per i mortali?-, chiese.-Io… sicuramente essi hanno piani, sebbene non ci sia possibile discernirli, così dicevano i sacerdoti di Ra.-, disse il consigliere, incerto. Rubro annuì.-Eppure, concordi che si necessita di avere fede in essi, finanche senza capirne i piani, nevvero?-, chiese Actio con quel sorriso insopprimibile.Antheus ancora non comprendeva quale fosse il punto, evidentemente, in caso contrario avrebbe certamente evitato di guardare il pavimento e restare impalato in piedi davanti al triclino su cui Actio Rubro era disteso e terminava di bere il proprio vino.-Sì, mio signore.-, disse Antheus. Actio annuì.-Orbene, non temere! Gli Dei mi hanno parlato. Potremo iniziare a muoverci verso Felitia tra tre giorni e colpire le truppe di Nimandeo Feral là situate!-, esclamò.-Mio signore… se posso ...
    ... chiedere…-, Antheus esitò. Rubro gli fece cenno di parlare.-Perché solo tra tre giorni?-, chiese Antheus.-Perché così gli Dei mi hanno parlato!-, sibilò Actio Rubro. Antheus tacque. Il despota fece un cenno con la mano.-Informa le truppe.-, disse. Il consigliere uscì rapidamente.Rubro si dispiacque che i suoi piani non fossero capiti, che egli fosse effettivamente il messo degli Dei nel mondo e per questo parlava a loro nome, a differenza di tanti falsi sacerdoti e il falso Imperator in Roma…
    
    Antheus comunicò gli ordini. I Legati e i comandanti non ne furono lieti né tantomeno furono graditi ai legionari. Erano giorni che aspettavano. Mesi da quando Rubro era entrato nel Tempio di Siwa ed aveva sostenuto un estentuante digiuno durato due settimane al termine delle quali, riemerso dal Tempio, aveva deciso l’attuale corso d’azione.L’ultima battaglia, se così si poteva chiamare, era stata a Chartagi, dove la guarnigione fedele ad Aristarda Nera aveva opposto una feroce resistenza prima di capitolare, preferendo il suicidio di massa alla resa. Ed erano giunte voci da Roma, le peggiori, le Vestali della Dea parlavano di un fuoco spento, di sogni terribili. Antheus non voleva sapere cos’era accaduto, non volle neppure tentare d’immaginarlo. Sapeva solo che Roma necessitava di un Imperator e per questo, quando le truppe avevano eletto d’autorità Actio Rubro, rigettando il regno di Septimo Nero, aveva taciuto.Ma ora, erano giorni che l’esercito era fermo. Actio restava nella sua tenda, ...
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