1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 24/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... silente, a pregare. O a fare ben di peggio, dato che alle volte, Antheus aveva visto giovani donne entrare e mai uscire.I sospetti c’erano, ma il consigliere sapeva bene che non poteva provarli, non ancora quantomeno.Si decise: avrebbe dovuto cercare le prove. E sapeva anche a chi chiedere aiuto.
    
    Beatamente assiso sul trono costruito nella sua tenda mastodontica, Actio Rubro ascoltava.Gli Dei parlavano, gli dicevano che il futuro era prossimo a realizzarsi. Gloria! Gloria imperitura! Sorrise e il suo sorriso divenne una risata maniacale.
    
    L’apotecario Fabius Bilas si terse il sudore dal viso.-Si salverà?-, chiese Mayra Tus, l’amante locale del legionario che Fabius stava tentando di curare da ormai due giorni. L’apotecario scosse il capo.Non riusciva a capire che malattia fosse. Era una malattia ignota, una sorta di collasso polmonare (quest’ultimo sopraggiunto solo nelle ultime ore), misto a sintomi già noti e comuni, ossia disidratazione, diarrea e febbre.-Ha mangiato qualcosa d’insolito? È stato punto da insetti che tu sappia?-, chiese.La giovane dalla pelle scura tipica degli abitanti della Numisia scosse il capo.Fabius sospirò. Analisi iniziali non avevano rivelato nulla. E quella che era parsa un’iniziale disidratazione e debolezza imputabile a un colpo di calore si era rivelata una malattia ben più aggressiva. Fissò il malato. Disteso sulla lettiga, il legionario sudava e gemeva. Soffriva.Bilas sapeva che avrebbe dovuto farla finita. Ora.-Salvalo, Iatre! Ti ...
    ... prego!-, esclamò Mayra. Iatre, quello era il termine onorifico per designare i sapienti adepti del dio della medicina. Proprio in quel momento, con insospettabile forza, il milite cambiò posizione, riuscendo a rigurgitare qualcosa sul pavimento. Un fiotto rossastro.Mayra fece per avvicinarsi. Piangeva ora. Fabius le impedì il passaggio.-Emorragia interna. Non so dove sia, ma credo sia polmonare.-, disse. Si avvicinò all’uomo e ascoltò il suo respiro. Scosse mestamente il capo.-Sangue. Sta praticamente respirano sangue. Nessun trauma esterno…-, Bilas cercò di scuotersi dallo shock, dalla consapevolezza che quella malattia fosse diversa da tutte le altre.-Salvalo… Ti prego.-, Mayra, piangendo, si era inginocchiata ai suoi piedi.Fabius guardò il morente. Gli occhi grigi del legionario parvero persino ritrovare lucidità.-Non c’è molto che io possa fare: ha un’emorragia interna di cui non conosco le cause. Potrei operare ma debilitato com’è ora sarebbe un rischio enorme. Se non facciamo niente comunque, morirà domattina al più tardi.-, l’apotecario si passò la mano sul viso. Per gli Dei, quanto era stanco. Era da molto che cercava di lenire le sofferenze di quel giovane. Mayra continuava a piangere, apparentemente affranta.L’apotecario ascoltò il respiro dell’uomo disteso sul tavolo operatorio.-Ha sangue nei polmoni, ma senza traumi che ne spieghino la provenienza…-, mormorò pensoso. Si allontanò e si rimise in vago ordine i capelli radi. Odiava la Numisia. Troppo calda, troppo ...
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