1. La Caduta. Atto 3. Delle scelleratezze di Actio Rubro e della Devastazione di Medreas


    Data: 24/01/2022, Categorie: Erotici Racconti Racconti Erotici, Etero Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... deluso.-Folli sono coloro che ancora credono che vi possa essere onore in questo mondo. Il giusto e il bene hanno disertato la nostra terra. Rimangono solo mostri e incubi.-, disse.Antheus trovò qualcosa. Si mosse lentamente. Scosse il capo.-Come puoi?-, chiese, -Come puoi veramente credere in questo, Bilas?-.-Ci credo perché l’ho potuto vedere. Più e più volte. Studia la storia, Antheus. Noterai che il mondo non gira attorno all’immobile centro della pietà e della compassione, bensì è un gorgo violento e insondabile di ferocia e volontà di sopraffazione e presa! È così che va. Ed è così che deve essere.-, rispose Fabius. Si terse il sudore dalla fronte con un gesto.-E intendi divenire un dio sulla sofferenza di altri?-, chiese Mayra.-Sì. Poiché se un uomo passa la sua vita a fare il bene sarà presto dimenticato, ma se invece egli infligge sofferenza e morte a miliardi di esseri, il suo nome risuonerà nei millenni!-, esclamò il folle. Si voltò verso i suoi uomini. Scambiò un paio di parole con Lucius.
    
    -Voi non potete capire. Non capirete mai cosa significhi, guardare al mondo e interrogarsi su coloro che compirono queste catastrofi, domandarsi se furono incidentali o se invece vi fu intento, di punire, purgare o educare nell’atto compiuto.-, disse Fabius rivolgendosi nuovamente ai due prigionieri. Antheus annuì. Osservò i dintorni. Sei legionari, Lucius e Bilas.E le bombe. Le dannatissime bombe ripiene di quell’arma che non avrebbe dovuto essere.-In compenso, sappiate ...
    ... che non sarà un problema per voi: vi sollevo dall’obbligo di comprendere. Lucius, portali in un posto discosto ed eliminali.-, decretò Bilas. Fece un cenno a due legionari. Uno fece alzare Mayra, l’altro Antheus. La ferita riprese a sanguinare piano. Il consigliere si chiese quanto tempo avrebbe avuto ancora, quanto sarebbe potuto resistere prima di svenire, o morire.Valutò la ferita. Non era grave, ma aveva perso un bel po’ di sangue. Almeno un litro.Lucius sorrise. Evidentemente l’idea di uccidere gli piaceva. Un maledetto bastardo sociopatico, ecco cos’era quell’uomo. Antheus pregò gli dei per un’occasione, una sola, per impedire quell’ecatombe. Pregò con fervore come non faceva da molto tempo.Incrociò lo sguardo con Mayra. La giovane lo ricambiò. Non era prostrata, come lui stava cercando un modo per riuscire a capovolgere la situazione.E, per una volta, gli Dei risposero.
    
    La terra tremò improvvisamente. Antheus sfruttò il momento: il coltello che aveva nella manica era piccolo e discreto, decisamente indegno di essere definito da combattimento, ma aveva svolto eccezionalmente il suo compito: aveva reciso le funi che lo legavano.L’aveva avuto nella manica, legato alla veste per tutto il tempo, come piano B qualora fosse stato catturato e tutto fosse finito male. Il legionario cercò di reagire. Antheus colpì, disegnando un taglio lungo il viso. Il giovane urlò e il consigliere lo finì, riuscendo a impadronirsi della sua lama, un’arma vera e propria. Bilas imprecò urlando ...
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