1. Le tentazioni oscene di una moglie


    Data: 07/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... era motivo di goduria mentale.
    
    - Sei brava, bravissima! Sto per venire, alzati e continua con la mano - la avvisò, ma lei seguitava a succhiarglielo. Lui mai si sarebbe immaginato che dopo le esitazioni, lei non solo glielo avrebbe succhiato ma gli facesse intendere che voleva farsi eiaculare in bocca. Poi, come un treno in corsa, sentì l’orgasmo montargli dentro come l’onda di uno tsunami. Cercò di ritardare l’eiaculazione stringendo i glutei, poi un istante prima di zampillare, coprì la signora con il giaccone e si fece inghiottire dal buco nero dell’estasi.
    
    Katia avvertì il cazzo dell’uomo irrigidirsi nella durezza che precede l’eiaculazione, poi il primo fiotto, seguito da un secondo, quindi da un terzo, un quarto e un quinto più deboli spruzzi. Adesso si sentiva la bocca piena di sperma. Si sfilò il cazzo di bocca, e inghiottì in una sola sorsata. Gli spremette l’uretra per raccogliere le ultime gocce come faceva con suo marito. Quando lo sconosciuto le tolse di dosso il giaccone che la copriva, si accorse di essere sudata e di respirare con affanno, ma si sentiva completamente appagata, come se al mosaico erotico di quell’indimenticabile serata, avesse messo l’ultimo tassello, facendosi sborrare in bocca da un uomo che sarebbe rimasto sconosciuto. Si sentì felicemente oscena.
    
    Vide l’uomo rimettersi il cazzo semieretto nei pantaloni, poi poggiare la schiena sulla spalliera della poltroncina, gli occhi socchiusi, il volto finalmente rilassato, rivolto verso il ...
    ... soffitto, incredulo per quel che era accaduto. Poi, come aveva promesso, si alzò e se ne andò.
    
    Katia attese che tornasse Marco. Si erano da poco accese le luci prima dell’inizio dell’ultimo spettacolo, quando lo vide giungere. Sperò che il suo volto avesse perduto almeno il rossore. Si sforzò di fargli un sorriso spontaneo. - Amore, l’ultimo spettacolo inizia fra cinque minuti. Era chiusa l’auto? -
    
    - No ma ho controllato: non manca niente. -
    
    Appena rientrati in casa, Katia si sentì afferrare da Marco e baciare con focoso trasporto. Fu costretta a staccarsi da lui per dirgli:
    
    - Marco, che cosa ti prende, calmati! - Sentì di nuovo la sua bocca appiccicata al collo, le mani che trafficavano sulla gonna per sollevargliela, poi le dita che le percorrevano le cosce verso l’alto e s’insinuavano tra esse perché capisse che le dovesse allargare. Sentì le dita scostarle l’intimo e raggiungerle la fica. - Marco, andiamo in camera - gli suggerì.
    
    - No, rimaniamo qui. - Marco introdusse le dita tra la folta peluria fino a scoprire il clitoride. Iniziò a strofinarlo con troppa foga. - Marco, non così! Sii più delicato. -
    
    - Come quel tizio al cinema? - ribatté lui con la voce arrochita dall’eccitazione.
    
    Katia avvertì il sangue scorrerle via dal viso. Marco si era accorto di tutto. Che vergogna! Ma perché era tanto eccitato? Lo guardò in faccia. Le sorrideva.
    
    - Mi sono allontanato per assecondarvi. Mi era parso strano che quel tizio avesse scelto di sederti accanto con ...
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