1. Le tentazioni oscene di una moglie


    Data: 07/01/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: cagliostrus, Fonte: Annunci69

    ... stava per avvolgerla, poi la "piccola morte" le conquistò la vulva, tutta la figa, dal clitoride all’utero. Un orgasmo, come mai aveva provato prima, le mozzò il respiro e tutto in lei prese a roteare. L’orgasmo seguitava, come non avesse voluto darle tregua, si attenuò per poi riesplodere in un altro orgasmo, questa volta più somigliate a una scarica elettrica che a un piacere armonioso. Fu costretta a fermare la mano dello sconosciuto per concedere tregua alla sua mente che non poteva più sopportare quella sorta di elettroshock vaginale, ma era riuscita a trattenere i gemiti che avrebbero sicuramente attratto l’attenzione degli spettatori. Sentì l’uomo ritrarre il braccio e ricomporsi. Abbassò la gonna verso le ginocchia, poi rimase in uno stato di rapimento per qualche minuto.
    
    Nemmeno le sembrava vero ciò che aveva vissuto, ma lo sconosciuto la riportò alla realtà. La mano dell’uomo cercò la sua e cominciò a trarla verso di lui. Katia capì che voleva essere ricambiato. Lo sconosciuto non la stava forzando, si limitava a condurla con leggerezza. Si lasciò trasportare. Sentì che le toccava l’anulare, poi tastarle l’anello come volesse capire se portasse una fedina o la vera matrimoniale. Sentì che le mormorava:
    
    - Signora, lei è sposata. -
    
    - Sì - rispose Katia con un tono di voce tremolante per il turbamento. Ma era proprio il rimescolamento di sensazioni provocatele da quella domanda, che rammentandole quanto fosse puttana una donna sposata che si comportava tanto ...
    ... oscenamente con uno sconosciuto, che la portò a un eccitamento parossistico. - Mio marito è uscito per verificare se avesse chiuso la macchina. - Subito dopo si domandò perché gli avesse risposto con quella frase. Forse perché inconsciamente la faceva sentire ancora più troia? Sì, forse era così. Forse voleva proprio sentirsi puttana.
    
    -Allora, mia bellissima signora, me lo prenda in mano.-
    
    Katia aveva una gran voglia di cedere. La mano dell’uomo aumentava la trazione mentre la sua resistenza diminuiva. Infine gli disse:
    
    - Mi promette che subito dopo se ne andrà? -
    
    - Parola d’onore, Signora. -
    
    Katia, docilmente, lasciò che lo sconosciuto terminasse di accompagnarle la mano sotto il giaccone all’altezza del pube. Tastò il rigonfiamento che premeva contro un morbido tessuto a coste che giudicò velluto. Sotto avvertiva un gran pacco. Armeggiò sulla cerniera, trasse in basso lo zip e si rese conto che l’uomo non indossava intimo perché si ritrovò il suo cazzo in mano senza la necessità di scostare nulla. Respirò profondamente e strinse l’asta. Era un cazzo di dimensioni maggiori rispetto a quello di Marco, tanto da non riuscire a cingerlo del tutto, e assai più lungo ma aveva una forma singolare, arcuata verso l’alto, che la fece pensare alla curvatura delle banane e con il glande più grosso dell’asta. Lo scappellò completamente e fece scorrere la mano verso il basso. Si accorse che l’uomo si radeva perché non sentì peluria, né sul pube né sullo scroto. Incominciò a ...
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