1. Oltre il lavoro - Pt. 2


    Data: 05/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... termine la punizione. Sospirò di sollievo quando lui appoggio la frusta sulla sua schiena e le disse.
    
    “Bene, la punizione è finita.”
    
    “La ringrazio Signore.” La fece scivolare di lato e lui si mise dietro di lei, le portò di nuovo tre dita dentro e dopo le infilò il manico del frustino ed iniziò a masturbarla con quello.
    
    Emma stava per cedere. Era sfinita e voleva solo godere.
    
    “Puttana che non sei altro, sei stata punita e guarda qui che lago. Sei proprio una cagna”
    
    “Si Signore sono una cagna. Una cagna in calore”
    
    “Già.” Lui continuò a masturbarla con foga. I sospiri e i gemiti di lei si fecero sempre più intensi.
    
    “Tieni lecca cagna. Pulisci bene tutto”. Le disse lui porgendole il manico del frustino, che le tolse di punto in bianco, lasciandola impietrita.
    
    Lei obbedí e leccò per bene tutto senza azzardarsi a succhiare.
    
    Lui si sedette di nuovo sul divano, la chiamo con un fischio come si fa con i cani e lei a carponi arrivo di fronte a lui.
    
    “Ora. É tutta la sera che c’è l’ho duro per colpa tua. Vedi di fare un bel lavoro e succhia e lecca per bene. Fammi vedere cosa sai fare. Niente mani, mantienile in posizione.”
    
    Emma non se lo fece ripetere due volte.
    
    “Grazie Signore.” Disse ed iniziò subito a lavorare. Succhio e leccò come se non avesse fatto altro nella vita.
    
    Lui le prese la testa e la comandò facendola quasi soffocare. Il suo cazzo era enorme e lei ebbe qualche difficoltà all’inizio ma poi si lascio andare.
    
    Nel giro di qualche minuto lui riempì la sua gola del suo sperma e lei ingoio e pulì per bene tutto.
    
    Quanto era felice ed eccitata! Non era mai stata così bene in tutta la sua vita.
    
    “Brava puttanella. Ci vediamo domani alle 9 in ufficio. Non fare tardi”.
    
    Disse lui alzandosi.
    
    Lei rimase in ginocchio sguardo basso.
    
    “Dopo che me ne sono andato puoi rivestirti e uscire” Continuò lui riallacciandosi i pantaloni.
    
    La lascio lì. Il sedere dolorante, completamente piena di umori, insoddisfatta ma felice.
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