1. Oltre il lavoro - Pt. 2


    Data: 05/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... aver fatto il secondo errore, non doveva alzare lo sguardo verso di lui, e mentre lo riabbassava le arrivò un secondo schiaffo come il primo.
    
    L’istinto di portarsi la mano alla guancia fu forte, ma Emma riuscì a trattenersi.
    
    “Ti ho detto che se non ti dico di guardarmi tu tieni lo sguardo fisso ai miei piedi. Non te lo ricordi già più?” Lui la prese per i capelli e tirandoli le alzò la testa.
    
    Lei sapendo che cosa fare tenne gli occhi socchiusi continuando a guardare a terra per quanto possibile.
    
    “Eh cagna?! Basta così poco per farti dimenticare le regole?” Le tirò ancora più forte i capelli.
    
    “No Signore mi dispiace. Ero sorpresa, non capivo il primo schiaffo. Signore mi perdoni la prego”
    
    Nonostante l’ansia che iniziò a provare, Emma continuò ad eccitarsi ancora di più.
    
    “Idiota. Se ti dico di leccare tu lecchi. Se ti dico di succhiare tu succhi. Non prendere iniziative di testa tua, non sono gradite. CHIARO?”
    
    “Si Signore, mi scusi signore.”
    
    “Puttana che non sei altro. Pulisci ora”
    
    Le rimise davanti le dita e lei iniziò a leccarle come un gelato. Sentiva il sapore dei suoi umori e si sentiva sempre più eccitata.
    
    “Brava cagna, vedi che sei capace se vuoi.. “ tolse le dita ed Emma si fermò.
    
    “Allora” continuò lui andando verso il mobiletto di prima.
    
    “Sei abbastanza preparata sulla teoria e meno sulla pratica. Quando ti chiedo le cose, voglio che tu me le dica senza doverti fare mille domande. Esigo concentrazione quando si eseguono gli ...
    ... ordini.”
    
    Si girò a guardarla anche se lei non lo vedeva.
    
    “Si Signore. Cercherò di essere più concentrata Signore, mi perdoni.”
    
    “A tal proposito, vediamo se riesci a farti perdonare e ad esercitarti nella pratica”.
    
    Si riempì nuovamente il bicchiere e ne riempì un secondo, trafficò ancora nel mobiletto e tornò da Emma con tutto quanto.
    
    Mise tutto per terra di fronte ad Emma in modo che lei potesse vedere cosa aveva preso.
    
    Due vassoi, due bicchieri pieni di acqua, un frustino e un frustino a nove code.
    
    “Ora ripetiamo di nuovo le regole base che ti ho detto e cerchiamo di farlo meglio ok?” “Non voglio errori e voglio che mi dimostri che puoi concentrarti.” “Prendi i due vassoi.” Continuò.
    
    Emma tolse le mani da dietro la schiena e prese i due vassoi, uno per mano tenendo lo sguardo basso.
    
    “Allarga le braccia adesso.”
    
    “Ecco così” fece mettere Emma con le braccia divaricate, quasi stese.
    
    “Ora mettiti sulle ginocchia alzando il sedere e guardami”
    
    Obbediente Emma si posizionò.
    
    “Ora io metto questi due bicchieri di cristallo sui vassoi. Sono pieni di acqua e non devi rovesciare nemmeno una goccia. Tantomeno non devi farli cadere. Intesi?”
    
    “Si Signore”
    
    “Ora mi ripeterai tutto dall’inizio. Io ti colpirò con questa frusta qui” disse prendendo il frustino a 9 code.
    
    “Sbam”
    
    Un colpo sul petto la fece sobbalzare ma per fortuna non cadde nulla.
    
    “Tieni lo sguardo alto e non perdere il filo del discorso. Se farai cadere una goccia d’acqua verrai ...
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