1. Oltre il lavoro - Pt. 2


    Data: 05/10/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Gda476, Fonte: EroticiRacconti

    ... sono degna di stare al suo livello, quindi sarò sempre inginocchiata o carponi a meno che non mi venga ordinato diversamente.”
    
    Emma fece una pausa per riprendere fiato. Aveva accelerato l’ultima frase perché l’indice di lui aveva iniziato a tormentarle l’orifizio della vagina e stava per perdere ogni contegno.
    
    “Mmmh.. poi?” Disse lui strizzandole ancora il clitoride tra due dita e accarezzandole una natica con l’altra.
    
    “Poi..” sospirò Emma “ Poi dovrò fare tutto ciò che mi verrà ordinato nel modo.... più preciso possibile. Se non me lo dirà... “ Lui iniziò ad entrare e uscire con un dito dentro di lei ed Emma non riuscì a trattenere un gemito “...non mi muoverò, se non... “
    
    “Se non?!” La incalzò lui spingendo fortissimo dentro di lei tanto da farla sobbalzare.
    
    “Non muoverti troia. L’hai anche appena detto!” le disse lui tirandole un sonoro schiaffo sul seno.
    
    “Ahhhh” Emma non riuscì a nascondere il dolore per quello schiaffo.
    
    “Vai avanti puttana o il prossimo sarà peggio”.
    
    Emma cercò la concentrazione e continuò: “Se non mi darà il permesso non godrò. Il mio compito è soddisfare lei Signore. Io non merito attenzioni da parte sua”.
    
    “Giusto.. “ disse lui. Si avvicinò ancora di più ad Emma da dietro. Le strinse il seno appena colpito con una mano, mentre con l’altra continuava a torturarle la vagina. Si avvicinò al suo orecchio e le sussurrò.
    
    “Quali sono i posti dove sarai la mia sottomessa sempre, qualsiasi cosa succeda?” Continuò con un dito solo ...
    ... dentro di lei, era fradicia, lo sentiva. Lui contemporaneamente le tormentava un capezzolo che iniziò a farle male.
    
    “Qui Signore... “ disse Emma con un filo di voce. “Qui e nel suo studio quando mi dirà di chiudere la porta Signore”.
    
    “E tu quando sarai a mia disposizione troietta?”
    
    Emma stava ansimando, lui metteva sempre più intensità nei movimenti ed Emma era sempre più in estasi.
    
    “Sempre mio Signore.... sarò sempre a sua disposizione..... ahhhh.. non ci sono scuse. Ogni volta che lo vorrà io sarò...”
    
    “Ahhhh” gemette Emma quando lui infilò di colpo altre due dita dentro di lei.
    
    “Tu sarai cosa puttana?” La incitò lui strizzando la mano sul suo seno e spingendo forte le dita dentro di lei.
    
    “Sarò a vostra completa disposizione Signore, sempre” riuscì a dire Emma in un solo fiato.
    
    “Bene” disse lui staccandosi da lei e tornandole di fronte.
    
    “Sei proprio una puttana fradicia.. guarda qua.” Le portò le dita con cui era entrato dentro di lei davanti alla bocca.
    
    “Si Signore ha ragione.. sono una puttana fradicia” rispose Emma vedendo le dita completamente bagnate dei suoi umori.
    
    “Brava vedo che capisci in fretta.. ora pulisci tutto bene. Lecca per bene”.
    
    Emma non se lo fece ripetere due volte e si avvicinò alle dita del suo padrone infilandosele in bocca come per simulare un pompino.
    
    Appena si staccò per succhiarle di nuovo le arrivò uno schiaffo bello forte dalla mano libera.
    
    Emma non stava capendo, d’istinto lo guardò. Troppo tardi capì di ...
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