1. La coppia


    Data: 11/06/2021, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: MastroBaphomet, Fonte: RaccontiMilu

    ... macchiato (per Valeria), io lo bevvi amaro come mio solito. Mentre bevevamo il caff&egrave, presi due fogli di carta chiusi e due biro, e li porsi loro.
    
    – non apriteli. Valeria, tu andrai in bagno. Tu Matteo puoi rimanere qua. Dovete entrambi compilarli all’insaputa del vostro partner. Solo io li leggerò. Prego, fate pure.
    
    Valeria si alzò, si sistemò la gonna che era risalita sulle cosce, e si avviò verso il bagno. Matteo aspettò che si fosse allontanata di qualche passo, e aprì il foglio.
    
    I due foglietti erano identici. Contenevano delle semplici domande: siccome non conoscevo bene il loro lato sub, ed avremmo avuto solo una giornata a disposizione, volevo ‘portarmi avanti’, e capire un po’ i loro orientamenti. E volevo che non ci pensassero troppo, ma rispondessero di getto. In sostanza, sul foglio chiedevo di assegnare un punteggio, da 1 a 10, come a scuola, al loro interesse rispettivamente verso la semplice obbedienza, l’umiliazione, ed il dolore fisico. Inoltre, chiesi ad entrambi di scrivere un qualcosa che avrebbero voluto sperimentare, ma che non avrebbero mai osato dire al loro partner (se avevano questo desiderio). Vi dirò che entrambi diedero un voto alto all’obbedienza (9 per Matteo, 10 per Valeria), mentre erano divergenti su dolore (più alto per Valeria, 9 a 7) e umiliazione (l’inverso). Per quanto riguarda invece il desiderio segreto, entrambi scrissero qualcosa, ma non vi dirò cosa. Vi basti sapere che entrambi i desideri furono realizzati. Vi ...
    ... invito a provare ad indovinare, dopo aver letto tutto il resoconto di quella giornata…
    
    Misi i foglietti in tasca, pagai per tutti nonostante l’insistenza di Matteo nel voler offrire, e quindi tornammo all’auto. Saremmo andati in hotel con la mia, la loro sarebbe rimasta lì. Valeria salì dietro (e colsi l’occasione di guardare di nuovo il suo sedere mentre passava dietro al sedile) e Matteo sedette accanto a me. Prima di partire, presi due sacchettini: contenevano due collari, entrambi neri, identici, con un anello al centro davanti. Più grande quello di Matteo, più stretto e sottile quello di Valeria. Ripetei loro che dal momento in cui li avessero indossati, sarebbero stati miei schiavi ed io il loro Padrone. Annuirono entrambi, con un misto di ansia e di eccitazione. Prima a lui, poi a lei, li fissai al loro collo. Solo allora, misi in moto e partii.
    
    Come si avviò l’auto, partì anche l’autoradio: un bel misto dei Led Zeppelin. E la musica fu l’argomento di conversazione lungo il tragitto. Siccome il viaggio fino all’hotel sarebbe durato una ventina di minuti, e mi dispiaceva buttare via del tempo utile, e siccome avevamo concordato che dal momento in cui fossimo saliti in macchina sarebbero stati a tutti gli effetti i miei schiavi (fatti salvi i limiti che ci eravamo dati), decisi di proporre qualche giochetto per iniziare a scaldare gli animi, ed arrivare al motel già ‘carichi’.
    
    – Valeria, sul sedile accanto a te c’&egrave uno zaino. Apri la cerniera della tasca ...
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