La coppia - Racconti Erotici

La coppia

Salii in macchina chiedendomi ancora perch&egrave mai avessi accettato. Fare un favore ad un’amica? no, dai, seriamente…no. Curiosità, probabilmente era quello. E ancora di più la voglia di mettermi in gioco in un terreno diverso da quello nel quale ero abituato a muovermi. E sperimentare. No, fermi: non fraitendetemi. Qui occorre fare un po’ di chiarezza. Non intendo che volessi sperimentare il BDSM, perch&egrave quello era già un mondo che conoscevo bene, e che sentivo mio. N&egrave che volessi sperimentare qualcosa con un altro maschio, che invece, al contrario, non fa proprio per me. Non ho mai avuto tendenze omosessuali, ma fortunatamente, non essendo omofobo, non ho mai avuto nessun timore o nessuna repulsione per l’omosessualità. Ma non rientrava comunque nei miei interessi. La curiosità era verso quella di dominare non una schiava, come già avevo avuto modo di fare negli anni (non in situazioni occasionali, ma in rapporti duraturi, stabili e monogami), ma una coppia. Anche se solo per una volta, anche se non in una situazione 24/7 come quelle che ero abituato a vivere con le tre, quattro schiave che avevo avuto in precedenza.

Io ero tornato ‘single’ da qualche mese, ed al momento non ero alla ricerca di un nuovo rapporto. Valeria, questa mia amica, molto più giovane di me, estroversa, e…sessualmente molto attiva (come avevo avuto occasione di sperimentare di persona, lo ammetto, in un paio di circostanze), era conoscenza delle mie esperienze passate. Ne era ...

... incuriosita, ma non attratta al punto da voler provare a vivere un’esperienza fissa da sub.

Poi però, qualche tempo prima del fatidico giorno di cui vi sto raccontando, si era fatta avanti su whatsapp con una richiesta piuttosto insolita. Aveva raccontato di me a Matteo, il suo fidanzato, ed anche lui ne era rimasto incuriosito. C’&egrave da dire che lui era quasi interamente succube di Valeria, avrebbe fatto quasi di tutto per lei. Ciò nonostante (o forse anche per questo, se mi permettete), il loro rapporto era in crisi, soprattutto a letto.

E fu così che erano giunti a me. Dopo qualche giro di parole, e dopo numerose domande sui miei trascorsi di Master e sulle mie esperienze con le mie slave, Valeria si era sbilanciata, ed aveva fatto la domanda diretta:

– senti…ma se io e Matteo volessimo provare a fare una sessione BDSM, tu saresti disponibile a farci da guida?

Ovviamente, non risposi subito. Non l’ho mai vissuto come un gioco, e ‘una sessione BDSM’ può voler dire tutto ed il suo contrario, &egrave fondamentale capirsi, parlare la stessa lingua (metaforicamente parlando, s’intende), ed evitare fraintendimenti. Così le dissi che prima di darle una riposta, dovevo capire cosa intendesse con quelle parole. Di primo acchito pensai che volessero provare ad assumere rispettivamente il ruolo di Dom e sub, ed io avrei dovuto ‘aiutare’ il Dom a svolgere il suo ruolo. In realtà scoprii che la loro preferenza era invece quella di ricoprire entrambi un ruolo sub, ed avrebbero ...