La coppia - Racconti Erotici

La coppia

... fatto tutto quello che io avrei ordinato. Questo, mi disse, perch&egrave a loro sembrava più semplice: non avrebbero dovuto prendere decisioni, avrebbero lasciato integralmente a me la responsabilità di essere il ‘regista’ dell’incontro. A questo punto le dissi che sarebbe stato opportuno fare prima una chiacchierata a quattr’occhi (o meglio: a sei), perch&egrave ‘tutto’ era una parola…eccessiva, in questo contesto.

Mi proposero di andare una sera a cena da loro, ma rifiutai. Da soli, nel loro appartamento, la serata sarebbe potuta partire per la tangente. Mentre io volevo assolutamente evitare che accedesse qualcosa durante il primo incontro, che avrebbe dovuto servirci esclusivamente per definire i limiti e fissare i paletti del successivo, durante il quale saremmo effettivamente passati all’azione. Ci trovammo quindi in un bar a metà strada tra casa mia e la cittadina dove abitavano loro. Incontro in campo neutro, insomma.

Visto il loro entusiasmo fin eccessivo, chiesi – pretesi – che mi elencassero tutti i loro limiti, e tutte le cose che avrebbero avuto problemi a fare. Se si fosse trattato di una mia slave, avrei lavorato per scalzare tutti gli eventuali paletti ed aiutarla ad infrangere i limiti. Ma visto che si parlava di un’esperienza che non prevedeva sviluppi, non avevo assolutamente voglia di trovarmi nel bel mezzo della situazione di fronte ad un ‘ah no, questo non lo faccio, però..’

Patti chiari, amicizia lunga, no? Quindi li aiutai con un po’ di ...

... esempi, per capire fino a dove erano disposti a spingersi, senza comunque rivelare tutte le mie carte. E scoprii che le cose sulle quali avevano dei vincoli erano bene o male le stesse che a me non piacevano. Escludemmo lo scat (tutti e tre di comune accordo), il coinvolgimento di altre persone oltre a noi tre (lo esclusi io, vista la peculiarità della situazione volevo evitare variabili fuori controllo), e qualsiasi tipo di interazione sessuale tra me e Matteo (quando io lo dissi, anche lui si dichiarò d’accordo, ma non sono così sicuro che se avessi detto diversamente non avrebbe accettato, sapete? ma tant’&egrave). Non escludemmo nessuna delle classiche pratiche sessuali, invece, per quando riguardava me o Matteo con Valeria; la quale, inoltre, mi informò con un sorriso malizioso che prendeva regolarmente la pillola. Valeria infine, memore di alcune foto che aveva visto in rete, mi chiese di escludere l’uso di aghi e strumenti medici, ed accettai senza problemi. Ci accordammo quindi per rivederci il sabato successivo, esattamente una settimana dopo. Mi proposero di andare a casa loro, ma suggerii che sarebbe stato meglio un ambiente più neutro (non volevo che si sentissero troppo ‘a loro agio’ tra le mura domestiche, dove avrebbero potuto trovare anche distrazioni), e dissi che l’incontro sarebbe stato rigorosamente in hotel, che avrei scelto io. E prima di salutarli, lasciai loro una busta con delle istruzioni. La cosa sembrò divertirli. Bene. Mi chiesi se si sarebbero ...