1. Capitolo primo. Prologo.


    Data: 09/11/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: TheGirlwhosoldtheworld, Fonte: RaccontiMilu

    ... Qualcosa di puro, da cercare senza doverlo per forza trovare.
    
    I Parcival, con il loro Gradale da adorare, proteggere, venerare.
    
    Altre, utilizzano ogni modo, per raggiungere il loro scopo.
    
    A costo di dannarsi l’anima, a costo di distruggere la propria vita e quella di tutte le persone che le circondano, pur di soddisfare la propria passione.
    
    Non intendo passione nel senso più comune del termine. Confido nel fatto tu capisca.
    
    Parlo di quella sete che ti tiene in piedi tutta la notte, a scrutare l’orizzonte in cerca di quella sagoma.
    
    Della tua, personalissima, balena bianca.
    
    Non la vuoi custodire, non vuoi portarla in gloria.
    
    Non vuoi proteggerla.
    
    Vuoi distruggerla.
    
    Ecco, cosa sono diventata.
    
    Novella Achab, tengo il mio personalissimo diario di bordo.
    
    Questo rende, te che trovi questi scritti, Ismaele.
    
    Guarda il lato positivo, Ismaele.
    
    Non ci lasci le penne, alla fine.
    
    Alla tua.
    
    La cena, dicevamo.
    
    Non ho cercato in alcun modo di entrare in argomento, ho preferito lasciargli tutto il tempo di questo mondo.
    
    E ha glissato. Anzi, sembrava particolarmente su di giri.
    
    Brillante.
    
    Scherzava su tutto, come se la sera precedente non fosse capitato nulla. Come ho scritto prima, le emozioni son contagiose e alla fine, anche io ho iniziato a ridere per le sue battute.
    
    I dubbi della sera precedente, l’incertezza sul dirlo o meno al mio ragazzo, per qualche ora sono finiti nel dimenticatoio.
    
    &egrave stata una serata ...
    ... piacevole.
    
    Solo dopo, quando con la scusa della sigaretta di rito sul balcone, solo quando siam rimasti soli &egrave tornato serio.
    
    Giù la maschera, su il gelo.
    
    Sembrava quasi che, assieme alla temperatura, si fosse gelato anche lui.
    
    Fuma in silenzio e ogni mia frase, il voler continuare a scherzare, si và a schiantare contro il blocco di ghiaccio che &egrave diventato.
    
    Attendo, in silenzio, si decida a spiccicar parola.
    
    E quando lo fa, se mai &egrave stato possibile, al freddo che stavo provando si &egrave aggiunto altro freddo.
    
    “Ti ho mentita. Non sono per il gioco. Sono trentamila. Se non li trovo entro il fine settimana mi accoppano”
    
    Accoppano.
    
    Mi rimbomba dentro.
    
    L’ho sempre sentito usare in frasi poco serie. Un termine, fino a quel momento, giocoso.
    
    Non si dovrebbe trovare giocoso un termine simile, ma l’ho imparato troppo tardi.
    
    Una somma del genere mi avrebbe prosciugata il conto, il salvagente d’emergenza che stavo mettendo da parte, un po’ alla volta. Per le emergenze, per l’auto nuova, per il matrimonio.
    
    Però, la vecchia me stessa, non ci ha pensato.
    
    E sai, Ismaele, cosa capita a chi agisce senza pensare?
    
    Si ritrova nella merda.
    
    O sotto terra.
    
    Da morta, con un po’ di fortuna.
    
    La vecchia me stessa &egrave andata dentro, senza dire nulla, lasciandolo li, da solo, a fumare una sigaretta ormai finita.
    
    La vecchia me stessa ha anche scherzato, passando accanto ai rispettivi partner, sul fatto che avrebbero fatto bene a portar ...
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