1. Capitolo primo. Prologo.


    Data: 09/11/2020, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: TheGirlwhosoldtheworld, Fonte: RaccontiMilu

    A te, che trovi questi scritti, affido questa testimonianza.
    
    Non confessione, ma testimonianza. Una confessione implica, in senso più o meno lato, del pentimento.
    
    &egrave una cosa che, qua, non troverai. Ci sarebbe potuto essere, se a scrivere fosse stata la donna che son stata, fino a qualche mese fa.
    
    Come potrai capire, dai documenti che ho lasciato qua accanto, mi chiamo Laura Francesca Tosca. O, più probabilmente, a questo punto dovrei usare “mi chiamavo”.
    
    Ho smesso di farmi illusioni da un pezzo.
    
    Quello che hanno raccontato i giornali ed i tg, sul mio conto, &egrave vero.
    
    Ed &egrave falso.
    
    A questo punto, non da differenza.
    
    La verità che sopravvive non la scrivono quelle come me. La scrivono quelli che vincono.
    
    Ho studiato medicina e per la stragrande maggioranza del tempo ho vissuto secondo le regole.
    
    Tutte. Ero una di quelle persone che rispettavano la fila, attraversavano col verde e pagavano il biglietto, senza fiatare. Perché era giusto. &egrave ancora giusto, credo.
    
    Come sono arrivata a questo punto?
    
    Ho fatto sul serio tutto quello di cui son accusata?
    
    Si e no, anche in questo caso.
    
    So che può sembrare strano, parlare di “inizio della fine”, e per questo preferisco utilizzare la formula “orlo del precipizio”.
    
    La stragrande maggioranza delle persone, arriva a quel punto e si ferma.
    
    Soppesa, valuta e, di solito, si volta, tornando sui propri passi.
    
    Io non ci son saltata a pi&egrave pari, quello no. Ma ci son ...
    ... caduta, spinta da chi mi aveva ispirata fiducia.
    
    Lo avevo scritto, che non son sempre stata così. Non dico (o dovrei usare scrivo?) di esser stata una povera cretina, ma si, un po’ ingenua lo son stata.
    
    Comunque, il tempo &egrave abbastanza, ma non voglio esagerare.
    
    Ogni azione, ha una reazione. Non voglio star li a scomodare le farfalle e gli uragani, ma nel mio caso, quello che ha dato il La a tutto, &egrave stato quanto accaduto pochi giorni prima di capodanno.
    
    Sono uscita, con il mio compagno e una coppia di amici, per andare a cena. Una di quelle occasioni che ti fanno realizzare che stai iniziando a diventar “vecchia”, borghese.
    
    Probabilmente abbiamo bevuto un po’ troppo, perché alla fine abbiam deciso di ospitare i nostri amici a casa. Non erano in condizioni di guidare e noi probabilmente lo eravamo ancora meno.
    
    Te l’avevo scritto, che rispettavo le regole.
    
    Abbiam continuato a chiacchierare e si, anche a bere, al punto che, alla fine, mi son ritrovata ad esser l’unica sveglia, sul divano.
    
    Mi son messa le cuffie e, colpa dei cicli circadiani ormai sballati per i turni del tiirocinio, riprendo a guardare la serie che stavo seguendo.
    
    Dovrei imparare ad essere come la pistola qua accanto. Fredda, lucida, quasi asettica. Ma se non ho imparato a questo punto, non credo ci riuscirò mai.
    
    Meno dettagli inutili, più fatti.
    
    Non mi son accorta del Cesco che si avvicinava al divano, al punto che son sobbalzata, quando mi si &egrave seduto accanto.
    
    E ...
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