1. Secrezioni: "Candidamente tua"


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... che s’interroga su se la maliarda succhiatrice avverta il sapore degli umori della figlia, nel qual caso non devono dispiacerle perché aspira con una voluttà e una forza ansiosa che sembra stiano facendo un repulisti generale dei miei succhi interni. Fortuna che dura poco e, prima che le sbrodi in bocca, si alza e mi dà le spalle, tirandosi sulla groppa la gonna e mostrandomi il culo da cavalla da monta che si ritrova, con il segno bianco del costume stampato su un’esigua porzione delle chiappe color cannella. La dicotomia cromatica m’infoia ancor di più e mi fiondo su di lei con la lancia in resta, puntata contro la potta palpitante che fa capolino da sotto le chiappe.
    
    “Fermo!”, mi intima Linda perentoria, bloccando il cazzo ad un pelo dall’entrata, “Prendi l’altra strada”.
    
    “U-uuuuh”, ululo divertito, “cos’è, stasera è la scadenza trimestrale? Il Divin Trombone si concede?”
    
    “Cretino. È che ho la candida, ci manca solo che la passi a Veronica”, spiega, poi, con sollecitazione: “Muoviti, che il tempo passa...”, e poggia la testa sul bracciolo della poltrona, per scaricare sulla fronte il peso della posizione una volta allargate le natiche con ambo le mani. Il buchetto, come un piccolo muso imbronciato, fa bella mostra di sé e sembra che mi stia invitando strizzandomi l’occhietto. Vorrei dedicarmici con più calma, ma in effetti i 5 minuti sono già trascorsi da parecchio, per cui appunto la cappella contro l’ano grinzoso e spingo. Gli sfinteri riconoscono la carne e ...
    ... vi aderiscono intorno a ventosa, quasi risucchiando il resto del transito che vi scorre dentro lento ma inesorabile, producendo una serie di mugolii da parte di Linda sempre più intensi e acuti. Una volta dentro, col mio ventre incollato alle sue chiappe, comincio a muovermi piano, con un’esasperata lentezza che finisce con lo snervare Linda e farle perdere di vista la notoria compostezza del suo vocabolario. Obiettivo raggiunto, dico tra me sorridendo allorché lei m’invita a chiavarla come si deve, che non è una ragazzina che lo vede per la prima volta, accidenti, e che vuole sentirlo nello stomaco, il mio cazzone, altrimenti cosa diavolo è venuta a fare, a portarmi la spesa? A quel punto non mi faccio pregare oltre, mi tiro un po’ fuori, come a prendere la rincorsa, e glielo spingo dentro con forza prendendo a farmela con furia, mentre con due dita della destra le pompo la fica e con quelle della sinistra le sgrilletto forte e veloce il clitoride, lungo e carnoso come un cazzillo. Urla in maniera inarticolata, adesso, roba incomprensibile che le gorgheggia in gola ed evapora in raschi voluttuosi, quasi inquietanti. Riesco a cogliere solo qualche oscenità diretta alla mia persona. Continuo a fottermela selvaggiamente, mordendomi il labbro per ricacciare l’orgasmo che sento montare nelle viscere. Friziono il suo clitoride forsennatamente, come un giocatore malato alle prese con un gratta&vinci, fin quando, atteso, le mie dita ricevono lo spruzzo abbondante e caldo del suo ...