1. Secrezioni: "Candidamente tua"


    Data: 30/10/2020, Categorie: Etero Autore: renart, Fonte: EroticiRacconti

    ... smacchiare nel lavandino la camicetta dagli schizzi del mio primo orgasmo, mentre mi catechizzava sul fatto che avrei potuto venirle anche dentro, visto che era da anni in menopausa, volle subito verificare da brava professoressa che il monito fosse stato recepito dal recalcitrante alunno, pertanto, divaricando le gambe e chinandosi sugli avambracci puntati sull’orlo del lavabo, fronteggiò con le superbe chiappe l’erezione non ancora doma, stuzzicandola con suadenti ancheggiate, le quali provocarono il nitrito del guerriero e una pecorina che mi mandò in visibilio, completamente fatto dal piacere e infiammato dall’idea incalzante ad ogni affondo che mi stessi chiavando Veronica tra vent’anni, se è vero – come almeno in questo caso fervidamente mi auguravo - che le madri sono lo specchio futuro delle figlie.
    
    Questo, dunque, l’antefatto (cui ne seguirono diversi altri intervallati da più o meno lunghe pause) all’origine del mio intimo accostarmi ai maestosi glutei di Linda, mentre, affacciata alla finestra, cerca di comunicare col marito. Tuttavia, a contatto con l’erezione si irrigidisce, la mano le rimane aperta a mezz’aria, per indicare all’interlocutore 5 minuti, di aspettarla solo 5 minuti, come ripete sillabando a labbra mute, manco il tipo da sotto potesse leggerle il labiale, mentre le mie mani scivolano sotto la gonna carezzandole le cosce sode e calde dal basso verso l’alto, fino al culo massiccio e tosto, pezzo pregiato anche della figlia, ansimandole all’orecchio ...
    ... se il suo uomo si è accorto che le si vedono le mutande in controluce. Poi, educato, faccio capolino da dietro la sua spalla destra, schiacciandomi ancor di più contro il suo corpo, e sfoggiando il miglior sorriso di circostanza saluto con la mano Massimo Il Grande, che se ne sta appoggiato al cofano della sua auto, con il 24 ore tutto spiegazzato in una mano e un fazzoletto di stoffa, con cui si deterge l’ampia fronte, nell’altra. Nel frattempo, la mano non impegnata nell’ipocrita omaggio, non è rimasta inoperosa, ma ha tirato giù le mutandine e adesso un dito è scivolato nel solco sudato e ha raggiunto la valletta già abbondantemente lubrificata, ghermendo le labbra aperte e titillandole il clitoride. Linda reagisce chiudendo le gambe in una morsa che quasi mi procura una frattura e tirandosi indietro di scatto. Si volta e con occhi fiammeggianti e gote avvampate, dopo avermi dato del maiale e rimbrottato – come chiosa al discorso di cui sopra - sul fatto che se avessi avuto tanta ambizione quanta voglia nel cazzo sarei stato certamente qualcuno, mi dice che non abbiamo molto tempo, ma che non può partire senza averne preso un po’, e mentre parla l’ha già tirato fuori dalle mutande, duro e arzillo come un bimbetto al luna park, e con una mano accarezza l’asta e con l’altra saggia la consistenza dei coglioni gonfi, prima di chinarsi quasi a 90 gradi e ingoiare la cappella tumida e violacea, iniziativa che mi fa sospirare e ansimare, sebbene non riesca ad evitare il pensiero ...