1. Il pezzo mancante


    Data: 19/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... in bagno - lanciò quella bomba afferrando l'estremità dei boxer. Paolo non ci credeva. Erano due compagni di classe, come lei, come Massimo. Poi continuò con il racconto. - Con Andrea invece è successo al diciottesimo di Elena, due mesi dopo, appena finita la maturità. Lì c'era anche Massimo, ma non si è accorto di nulla. Siamo scesi in quarto d'ora in garage. Non puoi capire quanto è eccitante scopare sapendo che c'è il tuo ragazzo sopra che ti cerca -
    
    Noemi non aspettò risposta per quella dichiarazione, sfilò il pene dai boxer e se lo piantò in bocca. Paolo pensò a Massimo, che infondo un po' gli dispiaceva. Una fidanzata che ti umilia in questo modo, scopandosi i tuoi migliori amici senza un minimo di pudore. Ci pensava, mentre Noemi fletteva la testa fino a giù, per poi risalire incrociando i suoi occhi. Dalle labbra della ragazza pendevano filamenti di liquido denso, un misto di saliva e sperma. Noemi andò avanti così, per un paio di minuti, con Paolo costretto a trattenersi, a stringere le lenzuola, ad boccheggiare di piacere con gli occhi semiaperti. Si vedeva che ama fare i pompini, Noemi.
    
    Paolo la guardava leccare il glande chiedendosi, in quell'attimo di fantastica goduria, quante corna avesse Massimo. Forse troppe. E intanto Noemi scendeva, con la lingua, defluendo lungo l'asta per poi dedicare il giusto tempo ai testicoli.
    
    Arrivò il momento di andare oltre, così Noemi ...
    ... interruppe il lavoro di bocca e si tolse il perizoma. Si mise a cavalcioni su Paolo, piegando le ginocchia, aprendo le gambe e tenendo il busto eretto. Paolo l'ammirò, in tutta la sua bellezza, mentre lei afferrava il pene, ci si abbandonava sopra. La vagina era un forno. Il campanello suonò, proprio nel momento in cui Noemi cominciò a muoversi sopra di lui. Ma a lui non importava, delle pizze, del fattorino. Poteva anche rimanere tutta la sera fuori alla porta. Paolo era troppo impegnato a godersi il momento, ad ascoltare i gemiti di Noemi, a fissarle il viso che si tramutava in una maschera di sensualità. Quando Noemi aumentò il ritmo, e con esso anche l'intensità dei vagiti, Paolo si rese conto che quell'amplesso si stava rivelando migliore di ogni sogno che aveva fatto da lì a dieci anni prima. Di nuovo il campanello, in lontananza, oltre le stanze. Paolo la terza volta lo sentì confondersi con il cigolio del letto che con il passare dei secondi diventava sempre più dissonante. Noemi poggiò le mani sul petto del ragazzo, curvandosi in avanti, senza smettere di trottare, spiattellandogli di fronte al volto i seni traboccanti ancora tenuti a bada dal reggiseno. Paolo voleva che durasse all'infinito, che l'orgasmo non arrivasse mai. Questo desiderava mentre guardava Noemi, la ragazza bionda che sopra di lui chiudeva gli occhi e spalancava la bocca in preda al piacere.
    
    Poi, vennero insieme.. 
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