1. Il pezzo mancante


    Data: 19/10/2020, Categorie: Tradimenti Autore: LoScrittore91, Fonte: Annunci69

    ... Paolo. Non credeva che Noemi, la compagna di liceo, fidanzata del suo amico, potesse rivelarsi così troia da appartarsi in camera con uno che non vedeva da dieci anni. Paolo mentre la seguiva percepiva i brividi sulla schiena, i fluidi vaginali appiccicati sulla punta delle dita. Lei gli faceva strada, entrando nel corridoio. La minigonna appena sollevata esibiva un ritaglio di sedere e, nel vederla in quel modo, a Paolo le ricordò una prostituta. Entrarono nell'ultima porta in fondo. Quando Paolo la richiuse dietro alle sue spalle si rese conto che al posto del pene aveva un pezzo di marmo.
    
    Noemi invitò Paolo a sdraiarsi sul letto matrimoniale. Lei, nel frattempo, cominciò a spogliarsi, rimanendo in intimo. Paolo rimase folgorato. Lodò quello che fino a qualche istante prima la camicia di seta aveva nascosto benissimo. La forma tondeggiante e chiara dei seni che sporgeva dal pizzo del reggiseno rendeva l'idea di quanto fosse ampio, voluminoso, con le due mammelle che si poggiavano l'una contro l'altra , quasi comprimendosi in quello che poteva definirsi uno spettacolo della natura. Noemi ordinò a Paolo di spogliarsi. Lui obbedì, partendo dalla t-shirt, finendo con la tuta, rimanendo sdraiato sulle lenzuola pulite del materasso. Paolo lo stava per fare nel posto in cui Massimo tornava a dormire tutte le sere. Se ne rendeva conto guardandosi intorno, posando lo sguardo sulla cornice che emergeva sopra al comodino, proprio accanto a letto, dove i due fidanzati si baciavano ...
    ... manifestando amore. Oppure gli bastava guardare nello spiraglio dell'armadio dove, l'una dopo l'altra, fluivano eleganti camicie da uomo. A Noemi piaceva far crescere l'attesa, la tensione, gli sorrideva sfidandolo addirittura con lo sguardo. La ragazza attraversò la stanza, poi chiuse le tende. Paolo sentì una scarica di adrenalina partire dallo stomaco, attraversare ogni suo organo. Noemi si voltò verso di lui. Legò i capelli raccogliendoli in una coda di cavallo.
    
    Poi lo raggiunse sul letto, piegandosi sopra di lui. Non lo sfiorava, teneva ginocchia e mani piantate sul materasso. Il seno, quelle sfere due sfere schiacciate nel pizzo, Paolo se le ritrovo davanti agli occhi, così vicino da poterle leccare se solo avesse voluto. Il fiato corto, le mani che sudavano. Cominciò dal collo, Noemi, mentre lui fissava il soffitto bianco della stanza. Paolo impazziva di piacere, in silenzio, mentre la lingua della ragazza lambiva il petto, seguiva le linee dei muscoli, creava movimenti circolari intorno ai capezzoli. Cazzo, se era brava. Noemi continuava a scendere, con le labbra, con la lingua, baciando l'ombelico, l'inguine. Si fermò, incrociando lo sguardo di Paolo. Appena sorrise, maliziosa, Paolo capì che mancava poco per toccare il cielo.
    
    - Mancavi solo tu -, gli disse Noemi.
    
    - In che senso? -
    
    - Ah quindi non sai nulla. Mi sono già fatta Tommaso, in campo scuola. Se ricordi Massimo non partì per la febbre. Io e lui abbiamo bevuto un po' e poi abbiamo finito la serata ...
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