1. Amore e sesso


    Data: 18/10/2020, Categorie: Incesti Autore: genio di razza1, Fonte: EroticiRacconti

    ... di me a poco prezzo e rapidamente.”
    
    “Chiederò la separazione per colpa e presenterò i referti degli investigatori che per anni ti hanno intercettato, fotografato, filmato; come si dice al paese che una volta era il nostro, te ne andrai con una mano davanti a una dietro; e non avrai un centesimo da me, quando dimostrerò quanto hai sperperato del denaro che io guadagnavo e tu consumavi con le quattro sciacquette che ti abbindolavano.”
    
    “Vedremo chi è meglio.”
    
    “Già … detto da uno che ricorre al Viagra a poco più di cinquant’anni, promette bene.”
    
    “Io non prendo il Viagra!”
    
    “I filmati e le foto dicono di si.”
    
    “Mi hai fatto sorvegliare?!?!”
    
    “Già, poveretto: sei stato anche sorvegliato.”
    
    Bussano alla porta; sono i figli e chiedono di cominciare; dico che non si può, manca qualcuno; bussano e il mio legale entra; ci sediamo intorno al tavolino per i dolci e chiedo chi vuole cominciare: come prevedibile, apre il fuoco Nicla.
    
    “Visto che hai deciso di fare un’altra vita, chiudi con la vecchia e facciamo i conti.”
    
    “Avvocato, relazioni.”
    
    “Non c’è da relazionare; l’Azienda è fallita ed è stata venduta; la signora ha perso il posto e tutto il suo patrimonio; resta solo la liquidazione, quando sarà erogata. Anche le case, tutte quante, sono state vendute per fare fronte al fallimento, quelle a Milano occupate rispettivamente da ciascuno di voi e quella al mare.”
    
    “Come? Hai venduto la mia casa?”
    
    “Se fosse stata tua non avrei potuto; poiché il documento ...
    ... di proprietà diceva che era mia, come quella di tuo fratello e questa che abitavamo io e tuo padre, ho potuto vendere tutto e salvare la faccia nel fallimento.”
    
    “Quindi, adesso che fai?”
    
    “Me ne vado altrove, forse all’estero e vado a rifarmi una vita.”
    
    “Col tuo ganzo?”
    
    “Col mio amore!!!!!”
    
    Francesco ha gli occhi lucidi.
    
    “Mamma, non puoi lasciarci così!”
    
    “Ti ho già pregato, per questo: in certi casi, chiamami Tina, chiamami stronza, chiamami troia ma non azzardarti a sporcare il nome di mamma che sulla tua bocca diventa eresia!”
    
    “No, tu sei mia mamma e sei stata anche mia amica; anche Carlo è mio amico e non ho niente contro di voi; ti voglio bene, vi voglio bene e me ne vado, ma solo vorrei che per un’altra volta mi considerassi tuo figlio, mi perdonassi le cazzate che ho fatto e mi abbracciassi come un figlio. Solo questo ti chiedo.”
    
    Naturalmente, l’intervento di Francesco mi spacca il cuore e non avrei il coraggio di tenere la posizione; ancora più ovviamente, è Carlo a spiazzarmi; va verso Francesco e gli tende la mano, l’altro si alza e l’abbraccia; Carlo lo spinge verso di me.
    
    “Stupido, devi essere tu ad abbracciarla e non ti respinge, lo sai bene.”
    
    Viene ad abbracciarmi e lo accarezzo sulla testa.
    
    “Hai avuto quel posto di lavoro?”
    
    “Si, mamma; grazie per l’aiuto; adesso ho anche una fidanzata che amo tantissimo; se la casa è venduta, vado a vivere con lei dai suoi. Mi piacerebbe che la conoscessi.”
    
    “Forse un giorno … Chissà … ...