Amore e sesso
Data: 18/10/2020,
Categorie:
Incesti
Autore: genio di razza1, Fonte: EroticiRacconti
... sente bagnata, infila il cazzo in un sol colpo fino a farlo sbattere contro la cervice; urlo di passione un ‘ti amo’ che risuona per la casa.
“Eccoti tutto il mio amore, Tina, ti voglio, sei mia, prendi!!!!”
La sborrata è lunga, intensa, piena d’amore; ed io la assaporo con la gioia che solo l’amore con Carlo mi sa dare; sento un languore che mi scioglie il corpo, che mi ribalta stomaco e ventre, che mi fa urlare e piangere, all’improvviso; si spaventa, mi solleva, mi torce la testa e mi bacia gli occhi.
“Perché piangi, amore?”
“Non lo so; piango per me, per te, per noi, per la nostra vita nuova; e forse piango anche per l’azienda che ho dovuto cedere, per questi anni di lavoro che ho dovuto cancellare; forse piango perché sto per fare del male a persone che per venti anni sono state la mia vita. Non lo so perché piango. Lasciamelo fare; poi forse scopriremo perché. Soprattutto, però, sono profondamente innamorata di te e piango di gioia perché finalmente mi possiedi e ti possiedo come sogniamo da ormai due anni.”
Qualcun altro deve essere entrato in casa perché si sentono sordi rumori dal salone; deve essere Pasquale, perché non so se i figli siano ancora in possesso delle chiavi e non si è sentito il campanello.
Dico a Carlo di non curarsene e di farmi ancora tanto amore quanto ne ha; mi accarezza dolcemente e si dedica alle mie tette; le accarezza e le lecca, succhia i capezzoli mi bacia sulla bocca; mi perdo dentro le sue carezze e riesco solo a ...
... tenermelo stretto quasi temessi di perderlo; mi stringe al petto, quasi a scaldarmi e mi torna in mente l’albergo al lago e il tentativo di amarci senza fare sesso: impossibile, mi dimostrò allora; ed anche stavolta cazzo e figa reagiscono al’unisono, lui rizzandosi allo spasimo; e lei vibrando fino a inondarsi di nuovo di umori.
Riprende a scoparmi, stavolta carponi sul letto; mi chiede se lo voglio nel culo; gli dico di si; mi lecca a lungo l’ano, raccoglie gli umori della figa e li usa per lubrificare il canale rettale; poi mi penetra delicatamente; gemo e respiro assorbendolo nel ventre; un colpo alla maniglia è il segno che Pasquale cerca di entrare in una stanza che non ha mai frequentato.
“Tina, sei qui?”
“Si, sono qui e ho da fare. Vattene!”
Si allontana in silenzio; spero che abbia capito, anche se per la sua mentalità non è possibile che io abbia un altro uomo e che ci stia facendo l’amore nella nostra casa; faccio segno a Carlo di non badare e di farmi fare l’amore; picchia con foga e passione per un po’, poi mi allaga l’intestino; non possiamo più imboscarci e decidiamo di uscire allo scoperto; apro la porta e andiamo nel bagno di servizio per lavarci; torniamo nella camera, ci rivestiamo e andiamo nel salone dove troviamo lui seduto poltrona.
“Allora, è questo il tuo amante?”
“Questo è il mio compagno ed il mio amore vero. Domani chiedo la separazione e in due anni avrò il divorzio.”
“Ti farò una guerra che non t’immagini: non riuscirai a liberarti ...