1. Amore e sesso


    Data: 18/10/2020, Categorie: Incesti Autore: genio di razza1, Fonte: EroticiRacconti

    Ho già varcato la soglia degli ‘anta’ (42, per l’esattezza) e credo di potermi considerare pienamente realizzata.
    
    Socialmente, il ruolo raggiunto di Amministratore Delegato di una grande azienda mi rassicura molto sulle mie condizioni anche per il futuro.
    
    Sul piano delle emozioni, dopo l’errore commesso di rimanere incinta e partorire a 18 anni per ingenuità di ragazza, credo di essermi presa molte soddisfazioni nella vita.
    
    Sul piano familiare, mia figlia Nicla, a 24 anni, è brillantemente avviata ad una buona professione nonostante i grandi capricci e la volubilità che la portano a cambiare spesso partner con la massima indifferenza: i motivi di dibattito tra noi sono questo suo sfarfalleggiare tra un amorazzo e l’altro e l’ostinazione con cui, in pubblico e in privato, ha deciso di chiamarmi Tina (il mio vero nome è Concetta) perché secondo lei ‘mamma’ è deleterio per me perché affossa la mia bellezza e la mia eleganza sexi ed è ingombrante per lei che deve spiegare come mai ha una mamma così giovane e brillante.
    
    Francesco, l’altro mio figlio, ha 21 anni ed è anche lui un promettente laureando, è più tenero e coccolone: i miei confermano che è vera l’ipotesi che i figli prendano dalle madri e le figlie dai padri.
    
    Il mio piccolo rammarico è infatti mio marito Pasquale che, ormai al di là dei cinquanta, continua a correre dietro alle gonnelle delle ragazzine e spesso si impegna a sperperare quello che io guadagno.
    
    Le litigate tra me e Nicla vertono proprio ...
    ... sul perché non mi decido a chiedere la separazione, assegnargli un vitalizio e liberare da un’ingombrante palla al piede la mia bravura, la mia intelligenza e la mia bellezza.
    
    In altri termini, Nicla vorrebbe che mi amassi un poco di più e che liberassi un poco la mia interiorità, intesa anche come sessualità, per uscire dalle ragnatele della concezione ormai morta della moglie fedele in eterno; non riesce assolutamente ad accettare l’idea che si possa rimanere legati ad una zavorra perché lo richiede la propria formazione.
    
    Di fatto, poi, si comporta in realtà proprio come suo padre, con l’intelligenza di non aver mai preso e di non voler prendere, almeno in tempi brevi, decisioni vitalizie.
    
    Naturalmente, poiché mi vuole molto bene, non esita a denunciare le malefatte di suo padre, specialmente quando rischiano di ricadere sulla mia persona.
    
    Tra le altre cose, abbiamo acquistato da molti anni una casetta al mare, una costruzione in stile antico, ma ristrutturata in maniera rispettosa del territorio, ma di gusto moderno, in un punto molto panoramico con accesso privato alla spiaggia, nell’immediata vicinanza di uno stabilimento balneare di lusso, che è diventato il bengodi di mio marito e della sua caccia alle ninfette affamate di libertà e di nuove esperienze; ma anche il luogo preferito dei figli, che trovano ampio spazio per il loro desiderio di conoscenza e di relazioni.
    
    Sono distesa sotto l’ombrellone al riparo del sole cocente del sud, chiusa (‘mummificata’ ...
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