1. Padre di famiglia


    Data: 18/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DavidGroffud, Fonte: Annunci69

    ... resti, sei mio. Io non scopo per caso. Non mi faccio il primo che capita. Se ti fotto, diventi mia proprietà."
    
    Io non rispondo. Non riesco a credere alle sue parole, non riesco a credere che tutto ciò stia succedendo davvero. Ma non desidero altro. Volgio il suo furore, il suo corpo.
    
    Mi sottometto.
    
    "Te l'ho detto, non ho paura di te." E lo bacio ancora.
    
    Lui mi porta in camera da letto e mi fa scendere dal suo abbraccio. Mi adagia sulle lenzuola e io non riesco a staccargli gli occhi di dosso mentre si spoglia.
    
    È così bello, così maschio. Un velo di peli scuri gli copre il petto e il ventre piatto. Un piccolo boschetto gli circonda il cazzo.
    
    Santo cielo. L'attrezzo è gigantesco, semieretto, dev'essere più di venti centimetri e larghissimo. Mi spaccherà in due, ne sono sucuro.
    
    "Che aspetti" mi chiede impaziente. "Spogliati."
    
    Obbedisco, tremando.
    
    Mi ritrovo steso sul letto con lui che si avvicina e finisce il lavoro. Mi toglie i jockstraps: "Eri già pronto. Mi hai sempre voluto" ringhia.
    
    Io annuisco.
    
    Ora sono completamente nudo.
    
    Lui si getta su di me. È pesante, duro, enorme, sembra ancora più alto ora che mi sovrasta. Mi graffia il viso con la barba mentre le sue mani scorrono sul mio corpo. Il cazzo mi diventa di pietra mentre si struscia contro il suo.
    
    Quanto sarà cresciuto ora che è al top?
    
    Tremo all'idea di come sarà sentirlo dentro di me.
    
    Lui percepisce tutto ciò che mi succede dentro, ma sembra cibarsene, eccitandosi ancora di ...
    ... più. Porta le mie mani sul suo cazzo. Lo tocco, è troppo per me. Mi distriggerà.
    
    "Adesso hai paura?"
    
    Io non ho il coraggio di rispondere, ma lui sa.
    
    "Bene", sussurra lui. Mi spalanca le gambe, le spinge verso il mio busto fino a quando non ho le ginocchia all'altezzaa delle spalle, in un angolo doloroso ed eccitante. Mi batte la sua enorme cappella sulle chiappe. "Hai un culo di burro. Te lo voglio spaccare" dice subito prima di tuffarsi su di me in un lungo bacio.
    
    È un quel momento che sento la sua cappella sul buchetto. Gemo mentre la sento entrare. Qualcosa lì sotto oppone resistenza, ma è futile. Non posso fare altrimenti. Roberto spinge come se possedesse il mio corpo, con una sicurezza incredibile, come se conoscesse ogni centimetro di me da tutta la vita. Spinge ancora, mi lacera, spacca, mi devasta e sprofonda dentro di me. Non smette di baciami, nemmeno per un momento.
    
    Rischio di svenire per il dolore. Le lacrime mi accecano, ma lui le lecca via dal mio volto, poi mi bacia ancora.
    
    "Sei bellissimo" sussurra, "ti ho sognato ogni notte. Mi sono massacrato il pisello di seghe pensando a te. Finalmente sei mio."
    
    Io resto ipnotizzato dal suo viso stravolto dal piacere. Il mio dolore è puro godimento per lui, che stantuffa come un disperato e mi distrugge. Sono colto da un capogiro, mi aggrappo alle sue spalle di roccia. Lui gode, grida mentre affonda dentro di me. La mia vista si offusca mentre il mio corpo cede a ogni sua pulsione.
    
    Roberto mi mette ...
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