1. Padre di famiglia


    Data: 18/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DavidGroffud, Fonte: Annunci69

    ... discussione. Lui è stato gentile, ospitale. Non dovrei fare lo stronzo. "Avanti, parla" lo incoraggio, e sorrido con lui.
    
    Roberto sembra cercare le parole, ma alla fine lo dice: "È che ho finalmente capito. Ho sempre pensato che eri troppo attraente per fare il commesso. Mi dicevo che uno come te dovrebbe fare l'attore o l'atleta. Avevo ragione. Sei precato, sul serio."
    
    Io arrossisco come una ragazzina di fronte alla sua boyband preferita.
    
    "Mi prendi per il culo!" dico mentre mando giù una sorsata di vino.
    
    "Assolutamente no. Sei uno dei ragazzi più belli che abbia mai visto da queste parti." Lo dice come se fosse tutto così normale, così semplice.
    
    Io quasi mi affogo con il vino.
    
    Lui coglie il mio imbarazzo e cambia argomento: "Ti va un dolce?"
    
    Io faccio cenno di sì con la testa e lo seguo verso la veranda all'aperto, adiacente al grande open space. È settembre inoltrato e l'aria inizia diventare più fresca. Mi appoggio alla basso muretto di mattoni che delimita lo spazio e che si affaccia sulla veduta della piccola cittadina in cui viviamo. Lui mi porge un piattino con una fetta di torta al limone e mi sorprende: ha in mano una piccola coperta. Me la avvolge attorno alle spalle, con dei gesti così delicati e caldi che io ho l'impressione di sciogliermi come burro. Per qualche istante, siamo di nuovo vicinissimi. Lui ha le braccia sulle mie spalle, io ho gli occhi sprofondati nei suoi.
    
    Mi chiede di me, di cosa volgio per il mio futuro. Io ho la lingua ...
    ... secca. Mando giù un pezzo di torta e cerco le parole.
    
    "Non so cosa volgio. Ho sempre pensato che sarei stato un giocatore professionista, ma dopo l'infortunio..." la voce mi si spezza. Non me ne sono nemmeno reso conto, ma ho gli occhi lucidi.
    
    Roberto capisce. Capisce e toglie il piattino dalle mani. Mi abbraccia. Mi stringe fortissimo.
    
    "Tu puoi essere tutto ciò che vuoi, Claudio. Sei solo triste. Sono sicuro che tra qualche settimana avrai di nuovo le idee chiare e che ti lascerai quel supermercato alle spalle."
    
    Io lo sento parlare, sento come mi accarezza la testa mentre gli sprofondo la testa sul petto.
    
    Roberto è sodo, durussimo. Il suo petto sembra fatto di roccia e i suoi fianchi di ferro. Lo stringo. Mi stringe.
    
    "Ci mettiamo più comodi?" mi chiede. Io annuisco.
    
    Rientriamo e ci avviciniamo a un grande divano di pelle grigia. Faccio per sedermi, ma lui mi trattiene per una mano. Siede prima di me, poi si da un colpetto sulla coscia.
    
    "Vieni qui" mi dice. Ha le guance rosse, si umetta le labbra.
    
    È eccitato. Vuole che mi sieda sulle sue ginocchia.
    
    Mi gira la testa. Voglio farlo, voglio fare questo e molto di più. Il suo abbraccio mi ha acceso come un fiammifero ma...
    
    "Io... io non so se..." balbetto. "Tu sei..."
    
    Lui scuote la testa, mi prende una mano, mi sfiora le nocche, intreccia le sue dita con le mie.
    
    "Non c'è nessuno, Claudio. Non c'è nessuno. Sono solo da mesi. Mia moglie mi ha lasciato."
    
    E in un attimo sono seduto sulle sue ...
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