1. Padre di famiglia


    Data: 18/10/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DavidGroffud, Fonte: Annunci69

    ... parlare e posa il cellulare su uno scaffale, si volta verso di me e mi raggiunge sorridendo.
    
    Dio mio che denti perfetti. Amo il modo in cui il suo naso è un pò troppo grande, il taglio della sua mascella, i capelli pettinati con cura. È di nuovo l'uomo elegantissimo che ho ammirato fino al primo momento.
    
    Si è messo in tiro per me? Impossibile.
    
    Roberto si scusa per la conversazione telefonica che gli ha impedito di accogliermi come si deve. Io ho anche colto il tono di quel dialogo. Era un litigio appena trattenuto. Quando lui ha riattaccato, lo ha fatto trattenendo a stento un moto di stizza. Ma si sta sfrozando di tenere a bada l'umore.
    
    "Sono contentissimo che tu abbia accettato. Ti sono grato per la ricetta."
    
    "Grazie a te dell'invito."
    
    Siamo l'uno davanti all'altra, in uno di quei momenti imbarazzanti in cui due persone non sanno bene come salutarsi. Lui mi porge la mano, ma la distanza tra noi è talmente poca che io fingo di non vederla. Mi sporgo verso di lui e lo saluto con un bacio sulla guancia. Non ho il tempo di pensare che ho sbagliato, di sentirmi in imbarazzo o pentirmene. Lui ricambia con un bacio sull'altra, e fa due cose semplicissime, che mi fanno impazzire di desiderio. Prima di tutto il suo bacio non è uno strofinarsi fugace di guancie, come spesso accade. No, lui mi preme le labbra sullo zigomo destro e fa schioccare le labbra mentre ci posa un bacio. Mentre lo fa, mi ha attira impercettibilmente a sé mettendomi una mano su un ...
    ... fianco.
    
    In quel momento il divento caldo come una centrale termonucleare e non c'e niente, niente al mondo che gli negherei.
    
    Mi vuole nudo, ora, in ginocchio? Si, lo farei.
    
    Potrebbe ammazzarmi di sesso e io morirei felice.
    
    Cerco di scuotermi da quel terremoto di senzazioni e desideri mentre lui mi invita prendere posto a tavola.
    
    È un padrone di casa modello. Mi serve quel piatto preparato seguendo la ricetta che gli ho inviato, poi del pesce e del vino bianco.
    
    Parliamo del più e del meno, all'inizio. Affogo nei suooi occhi mentre mi dice del suoi lavoro, dei viaggi. Mi si stringe il cuore quando capisco che non vuole parlare della sua famiglia. Ha un espressione dolente negli occhi, una tristezza nera come petrolio ogni volta che si sfiora l'argomento.
    
    Una voce nella mente mi dice che devo stare attento, che sono attratto dalla sua bellezza, dai suoi modi gentili e dalla sua tristezza in modo troppo forte, troppo violento. Se Roberto volesse, potrebbe farmi del male e io sarei incapace di fermarlo.
    
    Senza rendermene conto, siamo finiti a parlare del mio infortunio.
    
    "Non sarò mai un professionista", ammetto a voce bassa.
    
    Ma lui sorride.
    
    "Lo trovi divertente?" incrocio le braccia, un po' scocciato.
    
    "No, no, perdonami." C'è una luce diversa nei suoi occhi... una scintilla maliziosa.
    
    "Allora perché ridi delle mie disgrazie?"
    
    "Ti assicuro che non stavo ridendo di te o del tuo infortunio. È solo che..."
    
    Capisco che dovrei alleggerire il tono della ...
«1...345...8»