1. Non vengo a letto con te, ma tu continua a chiedermelo


    Data: 17/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    ... unì le ginocchia.
    
    - Non temere, – la rassicurò Debora, baciandole la guancia. – Va tutto bene.
    
    E allora si rilassò, pronta per farsi accarezzare. Mi portai dietro e le palpai le tette e poi scesi al culo. Solido ed elastico. Non me lo ricordavo così, evidentemente la nostra unica scopata era stata piuttosto frettolosa.
    
    Debora avvicinò il viso alle tette e le baciò. Poi si inginocchiò e, con una delicatezza del tutto femminile, infilò le mani sotto i bordi del tanghino. Li allargò e lo abbassò piano, facendo in modo che calze e reggicalze restassero dove erano.
    
    Ora Rita non era più imbarazzata ma pronta a lasciarsi andare alle nostre mani. Io le guardavo il culo con avidità, mentre Debora non staccava lo sguardo dal pube. Avvicinò il viso anche lì e le strofinò il naso sugli inguini per poi baciarle il pube.
    
    Mi accorsi che noi due eravamo ancora vestiti. Presi la mano di Rita ignuda e gliela baciai con galanteria.
    
    - Seguimi, – le dissi tenendola per mano.
    
    La accompagnai in camera da letto, seguita da Debora. Una breve camminata che eccitò da morire entrambe.
    
    La fermai davanti a letto.
    
    - Debora, spogliati, – suggerii all’amica.
    
    Debora era rossa in faccia dall’eccitazione e impiegò un po’ a capire, ma poi si denudò in un lampo. Feci la stessa cosa anch’io e poi guardai Debora che, è bene ricordarlo, non l’avevo mai scopata. Era molto bella, con un fisico atletico e un taglio maschile dei capelli. Se fosse stata una sadomaso, sarebbe stata la ...
    ... dominante. Ma anche senza sadomaso era lei a dominare. Era come se Rita si fosse trovata tra le mani di due uomini.
    
    Debora diede un’occhiata furtiva al mio cazzo in erezione. Sembrava che non volesse dimostrarsi interessata, ma conoscevo quello sguardo. Se le piacevano le donne, rimpiangeva di non avere un cazzo anche lei. Il mio comunque le piaceva.
    
    - Vieni e mettiti davanti a Rita. – Le dissi.
    
    Debora lo fece e io mi portai dietro all’altra fino ad appoggiarle il cazzo alle natiche. Ebbe un fremito, che invitò l’amica a fare la stessa cosa abbracciandola da davanti. La stringemmo a sandwich e riconobbi che era la prima volta che vedevo una donna abbracciare un’amica insieme a me. Cioè con una donna al centro e non il sottoscritto.
    
    Le due gemettero come se stessero facendo fatica a trattenersi dal fare qualcosa di più, anche se forse non sapevano cosa fare.
    
    Improvvisai.
    
    - Su, a letto. – Dissi battendo le mani.
    
    Vi salirono e si misero in modo che io mi mettessi in mezzo. Era una mossa logica, ma non era quello che avevano per la testa.
    
    - Rita, – precisai allora. – Mettiti tu in mezzo.
    
    Rita si avvicinò di più a Debora, che la prese tra le braccia. Allora e mi misi di fianco a Rita. Mi girava la schiena, che era nella logica delle cose. Mi avvicinai e le appoggiai nuovamente il cazzo al culo, cosa che piaceva a tutti due.
    
    Non capivo bene cosa stessero facendo, ma ad un certo punto si baciarono e iniziarono a pomiciare. Se una delle due avesse avuto il ...
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