1. Non vengo a letto con te, ma tu continua a chiedermelo


    Data: 17/10/2020, Categorie: Lesbo Autore: Honeymark, Fonte: Annunci69

    1.
    
    - No, – mi rispose Debora. – Non vengo a letto con te. Ma tu continua pure a chiedermelo.
    
    Chiuse il telefono.
    
    Rimasi perplesso di fronte a una risposta così ambigua. Forse essere corteggiata la faceva sentire interessante, forse le piacevo, forse no.
    
    Era da più di un mese che non scopavo perché mi ero immerso a capofitto nel lavoro. Il lavoro viene prima di tutto e così, quando alzai la testa, non sapevo a chi chiedere di uscire con me. Non necessariamente per scopare, ma le relazioni vanno tenute in vita con mille piccole cose. O poche cose e grandi. Non puoi telefonare all’improvviso e chiedere a un’amica di fermare tutto e dedicarsi a te.
    
    Mi avevano anche regalato (si fa per dire, dato che avrei dovuto fare un servizio stampa) quattro giorni di crociera per due da Venezia alle isole greche, ma non sapevo proprio a chi chiedere di accompagnarmi.
    
    Ma, prima della crociera, dovevo capire come passare quel venerdì sera che era il primo weekend libero da un bel po’ di tempo. E che a quanto pareva avrei trascorso da solo.
    
    Suonò improvvisamente il telefono.
    
    - Ciao Matteo, – iniziò una voce che conoscevo.
    
    - Ciao Rita, come va?
    
    Con Rita ero uscito tre volte e avevamo fatto sesso una sola volta, l’ultima sera. Poi basta, non ci eravamo più sentiti. Non ricordavo perché tutto fosse finito lì.
    
    - Sei solo? – Mi chiese. – Posso parlare liberamente?
    
    - Sì, certo.
    
    Ma se vuoi ci incontriamo.
    
    - Intanto ascoltami, poi vediamo se è il caso ...
    ... incontrarci.
    
    Ahia...
    
    - Dimmi.
    
    - Vorrei una donna…
    
    La vorrei anch’io, pensai… Però rimasi interdetto. Le piacevano le donne? Era lesbica e per questo tra noi era durato poco? No, forse era bivalente… O altro. Magari le serviva una colf.
    
    - Una donna? – Ripetei.
    
    - Sì.
    
    - Vuoi dire… da portare a letto con te?
    
    Rimase zitta per qualche secondo.
    
    - Sì… – Ammise poi con un malcelato imbarazzo.
    
    Immaginai quanto avesse dovuto costarle prendere il telefono per chiedermi una cosa del genere. Il venerdì sera.
    
    - C’è un motivo per cui lo chiedi a me? – Le domandai perplesso.
    
    Prima di rispondere dovette pensarci.
    
    - Beh, l’idea di chiamarti mi è venuta lì per lì. – Rispose. – Ma a ben vedere le regioni sono tante.
    
    Rimasi ad ascoltare.
    
    - La prima è che tu non ti scandalizzi. La seconda è che sei una persona molto riservata. La terza è che, magari… una donna da condividere con me ce l’hai.
    
    - Beh – commentai sorridendo, – Quantomeno una certa confidenza ce l’abbiamo. Dimmi tutto.
    
    - Sono pronta, – rispose. – Ma è meglio che ne parliamo a voce. Sei libero stasera? Voglio dire... è venerdì sera e se sei impegnato nessun problema…
    
    - Per te posso liberarmi, – le dissi, anche se ero più che libero…
    
    - Dove?
    
    - Alle 20 a cena da Alessio, ti sta bene?
    
    - Sarò puntuale.
    
    Chiuse il telefono.
    
    Beh, perlomeno avrei potuto cenare in compagnia.
    
    Ci trovammo puntuali al ristorante, che avevo scelto perché elegante e molto riservato. Difficilmente ci ...
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