1. Primule di Cristallo


    Data: 26/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Vanj B., Fonte: EroticiRacconti

    ... interesse alle persone che erano intorno e li sentivano parlare. Per fortuna, nonostante non fosse molto lontano da casa, era in una posizione abbastanza nascosta del quartiere, così, anche se dovevamo stare sempre molto attente, riuscivamo a raggiungerlo e a frequentarlo.
    
    Superato l’ingresso, si presentava un locale piuttosto grande che hanno diviso in due costruendo una parete con travi di legno provenienti sicuramente da qualche cantiere edile dei dintorni; l’hanno posizionata a circa due metri sul lato sinistro dell’ingresso, ricoperta di stoffe per creare un ambiente più “vivibile = meno stalla”, lasciando un’apertura sul fondo per accedere dall’altra parte. Sulla destra in fondo hanno costruito un palco sempre di legno e di fronte dei….??? tavolini?... con le rispettive sedie?? “da vedere”. Sopra il palco però, vi erano montati degli strumenti musicali, così scoprimmo con meraviglia che avevano formato un complessino. Mi piaceva come suonavano, mi piaceva molto; a me sembravano molto bravi, facevano tutte le canzoni in voga, quelle che si ballavano, lente e veloci; il cantante poi, aveva una voce bellissima… e… sarei rimasta lì ad ascoltarli per ore ed ore………
    
    Eh?.. ah già!.. scusate.., mi sono persa. Dall’altra parte un vano molto più grande; tutte le pareti tappezzate di stoffe con colori e disegni diversi da sembrare un enorme patchwork, ma nell’insieme abbastanza armoniose, con attaccati sopra un sacco di poster di tutte le misure. Sette otto fra divani e ...
    ... poltrone posizionati tutti intono alla stanza probabilmente recuperati dalla discarica e rimessi in sesto alla bell’e meglio per poter riprendere la loro funzione. Nel fondo un grande mobile Bar con tanto di bancone, bello.., molto bello.., a parte qualche incrostazione sulla vernice era intatto e sicuramente antico e ho pensato subito fosse di gran valore: ma!.., dove lo avete preso?.., fu la mia domanda, e la risposta che mi diedero è stata: è caduto da un camion durante un trasloco; non ho osato dire più nulla ma sicuramente nessun altro sapeva dell’esistenza di quel mobile lì dentro in tutto il quartiere. Sulla soffitta diversi faretti sparsi fra cui quello che fa la famosa luce “viola”, ed una miriade di fili di lucine colorate, si.., proprio quelle che si usano per addobbare gli alberi di natale. Cos’è quello?, chiedo indicando una specie di pulpito appoggiato alla parete, il palco dei comizi?; ridono.. No, mi rispondono, è il banco di regia; insomma quella era la stanza delle feste, con l’unico problema che non ne avevano mai fatta una per la mancanza della “materia prima”, le ragazze.
    
    Da quel giorno, iniziammo a frequentare l’Himalaya regolarmente “quando ci riuscivamo”; all’inizio capivamo che i ragazzi stavano molto attenti a quel che dicevano e a come si comportavano in nostra presenza, col passare del tempo però, si abituarono a noi e tornarono ad essere quel che era nella loro natura.., buzzurroni e “a volte” molto volgari, ma ci facevano “sentire” di essere ...
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