1. Primule di Cristallo


    Data: 26/10/2018, Categorie: Prime Esperienze Autore: Vanj B., Fonte: EroticiRacconti

    ... dopo, lui mi dice che vuole portarmi a casa sua e farmi conoscere la sua famiglia, e mi chiede se voglio diventare ufficialmente la sua ragazza. Accetto con gioia.., molta gioia.., e questa cosa mi toglie di dosso tutte le paure che avevo e mi fa tornare serena e quella di sempre. Mi fa entrare nella sua casa tenendomi per mano, vedo sua madre in fondo nella cucina che, girata di spalle, sta svolgendo dei lavori domestici e mi sento un po’ emozionata; ci sente arrivare.., si gira e la prima cosa che dice è.: la ma par un caval de san sir, che tradotto dal nostro dialetto significa: mi sembra un cavallo di San Siro “sono alta un metro e settantadue, e allora ero magrissima e avevo dei capelli lunghissimi e neri”. E lui..? “che si divertì”, come uno stupido raccontò subito a tutti di questa cosa, così da quel giorno divenni in tutto il quartiere “il caval de san sir” e quando qualcuno mi menzionava o parlava di me diceva frasi tipo: hei ragazzi, ho incontrato il caval de san sir al mercato. Comunque.., tornando a noi; poco dopo usciamo dalla sua casa e c’incamminiamo verso la mia che dista circa duecento metri “tre cortili oltre”, strada facendo dice: ho un regalo per te, e tira fuori una scatolina che mi porge. Ho subito pensato ad un anello, apro la scatola e.. rimango incantata per un attimo senza dire nulla. C’è un piccolo mazzolino di fiori con un gambo in argento satinato e i fiori tutti di cristallo, bello.., molto bello anche se un po’ strano ...
    ... per essere un regalo di fidanzamento ho pensato.
    
    Con il passare del tempo le cose cominciarono a cambiare, l’Himalaya cominciò ad essere frequentato da molte ragazze “anche troppe” e anche gli altri ragazzi del gruppo si accoppiarono, però, l’affiatamento che c’era andò man mano scemando; organizzarono qualche altra festa ma non fu mai come la prima, non c’era più lo “spirito” di allora anche perché le ragazze non andavano d’accordo tra di loro, e la vita cambiò. Decido di far conoscere lui ai miei genitori, e per l’occasione si presenta vestito “bene” che quasi non lo riconosco. Appena lo vede, mia madre gli dice: ahh..!! finalmente ti fai conoscere, adesso mi spiegherai perché tutti ti chiamano l’assurdo. Eh già..!!, mi ero dimenticata di dirvelo, lui è quello che tutti chiamavano l’assurdo, aveva una grande passione per la musica, fu il primo nel quartiere “e forse della città” a seguire le tendenze del punk e si vestiva sempre seguendo quella moda, così i suoi amici iniziarono a chiamarlo in quel modo “oggi è un affermato imprenditore”.
    
    Guardo quel mazzolino di fiori appoggiato sulla mia mano e,dopo molti anni lo “vedo” ancora bellissimo.., molto bellissimo, penso che in fondo anche noi eravamo così: bellissimi e fragili, ma forse lo sono tutti i ragazzi di quell’età e di ogni tempo. Comunque ho ancora molte cose da raccontarvi, molte avventure.., Edy rimase incin…… Accidenti.., scusate ma devo lasciarvi, il mio bel nipotino s’è svegliato. 
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