1. La stagione delle ciliege


    Data: 31/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... attivismo politico, con ruoli che non ho mai capito bene quali siano. A volte ho avuto l'impressione che più che un politico sia un faccendiere in ambienti non proprio trasparenti, ma non ho mai cercato di saperne di più.
    
    Io ho scelto la “banale vita tranquilla” in provincia. Tornando ad esercitare la mia professione nella mia zona d'origine, mettendo su famiglia, accontentandomi di quello che riesco ad avere, senza comunque smettere di sognare ancora, ma ormai i miei sogni più che mirare a raggiungerli io, in parte li proietto sui miei figli, pronto a sostenerli perché li possano raggiungere loro quelle mete che io ambivo ma che per varie ragioni non ho potuto raggiungere.
    
    Da quando il mio matrimonio è naufragato, sono i miei figli lo scopo principale del mio vivere.
    
    Il principale, non l'unico. Non sono un rassegnato, anzi. Basta poco per rimettere in moto il mio spirito di uomo intraprendente, di sognatore, di ambizioso.
    
    Infatti non ho esitato neppure un attimo ad accettare la proposta di Enrico quando al telefono mi ha detto: “Sai chi viene a Roma la prossima settimana? Viene Giada! Fai un salto anche tu così da rivederci finalmente tutti e tre, come ai bei tempi?”
    
    Neppure io ed Enrico, ci siamo più incontrati in tutti questi anni, anche se ci siamo tenuti costantemente in contatto. Il ricordo degli anni vissuti insieme è rimasto sempre vivo in me; il desiderio di poter rivivere almeno un momento di quel periodo folle ma felice, l'ho sempre covato ...
    ... dentro di me. Appena Enrico mi ha fatto la proposta ho accettato senza alcuna esitazione.
    
    Infatti sono qui, con Enrico, sul marciapiede del binario 3 della stazione Termini, ad aspettare che l'intercity sul quale è salita Giada, parta.
    
    Ci siamo rivisti, abbiamo pranzato insieme come una volta anche se oggi in un ristorante di prestigio e non nella pizzeria che frequentavamo quindici anni fa. Siamo stati a letto insieme come allora, tutti e tre. Abbiamo fatto all'amore proprio come a quei tempi.
    
    Oddio, proprio come allora, no. All'epoca avevamo avvicinate le tre reti per comporre un unico grande letto sul quale bivaccare, dormire, fare sesso come e quando ci andava. Oggi siamo stati nel troppo elegante attico ai Parioli di Enrico, su un letto disegnato da qualche architetto, sentendoci sia io che Giada un poco ospiti e non padroni di casa. Forse siamo stati un poco più disinibiti oggi di allora, almeno all'apparenza, per dimostrare agli altri di aver superato quelle tracce di imbranatura giovanile che avevamo un tempo e di essere diventati disinvolti fruitori del sesso e dei suoi piaceri. Chissà, forse anche per dimostrare a noi stessi di essere disinvolti, moderni, emancipati, nel lasciarci andare ad ogni tipo di rapporto sessuale, senza più pudori.
    
    A dire il vero io ho finto questa disinvoltura: gli altri due non lo so.
    
    Comunque non ho tergiversato quando Enrico, una volta mostratoci la sua casa con quei modi che ho già detto, a bruciapelo a proposto: “Beh? Ci ...
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