La stagione delle ciliege - Racconti Erotici

La stagione delle ciliege

... baciarci, con molta libertà ci disse “Mi piacerebbe vedervi fare sesso tra voi due”. Enrico aveva risposto con prontezza “Per far piacere a te farei qualsiasi cosa”. Quali furono esattamente gli ulteriori sviluppi non lo ricordo con esatta gradualità e precisa cronologia, ma di certo da quella notte in poi nessuna regola è rimasta non infranta tra noi tre. Non ricordo chi è quando scopò per prima l'altro, di certo continuammo a fare sesso sempre in tre, senza mai trascurare Giada, ma scopandoci anche tra noi due, a volte l'uno, a volte l'altro, a volte guardati da Giada , altre volte mentre il posseduto possedeva Giada. Abbiamo fatto sesso con tutte le parti dl corpo, dagli organi prettamente destinati a tale scopo, alle mani, alle bocche, agli orifizi anali, agli alluci dei piedi, alle scanalature tra i glutei o tra i seni di Giada.

Come dicevo, il sesso faceva parte del nostro ménage, basato non solo su quello però.

Infatti ad incrinarsi non fu l'intesa sessuale tra noi ma altri fattori. A nuocere furono vari fattori. L'ambizione di Giada che aspirava ad una carriera luminosa e vedeva nell'occasione americana il mezzo per involarsi; le deludenti soddisfazioni che dava a me il mio primo e malpagato lavoro; il crescente autoritarismo di Enrico che dai ruoli paritari era passato a reiterati ...

... tentativi di assumere un ruolo predominante, quasi a voler imporre anche a noi due non solo le regole di coabitazione ma anche le scelte di vita.

Quando Giada ignorando tutte le proteste di Enrico era partita per l'America, bastarono pochissimi giorni perché anche io capissi che senza lei anche la relazione tra me ed Enrico non aveva senso, anzi era problematica, fatta quasi solo di litigi, o assoluti silenzi.

Sommando le delusioni sul lavoro a quelle del rapporto deteriorato, anche io ho lasciato Roma tornando dalle mie parti, mettendo come suol dirsi la testa a posto. Ho cercato e trovato un lavoro stabile, ho messo su famiglia. Sono riuscito discretamente sul lavoro, ho fallito totalmente con il matrimonio.

Mi ero illuso che il ritrovarmi con Enrico e Giada riempisse quei sensi di vuoto che mi porto dentro da alcuni anni, che potessi rivivere in qualche maniera la bellezza di quel fantastico triennio.

Invece ho solo rovinato il più bel ricordo che avevo del mio passato, togliendogli quella patina dorata della nostalgia. Aveva ragione mia nonna nell'affermare che le minestre riscaldate non hanno mai lo stesso sapore di quelle appena cotte.

Le ciliege infatti si gustano a maggio, se le trovi in negozio in autunno non vale la pena comprarle, non hanno più lo stesso sapore della giusta stagione..