1. Vancanze in Sardegna


    Data: 24/07/2018, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    Mi stiracchio pigramente sul letto e trovo la cosa abbastanza piacevole visto le circostanze.
    
    Ieri sera ho fatto tardi; Io e Marco siamo ritornati in appartamento verso l’una o le due, non ricordo bene l’ora esatta ero pure mezza ubriaca.
    
    Come se non bastasse abbiamo fatto sesso a tutto spiano fino ad addormentarci esausti. L’ultima cosa che ricordo con precisione è che mi ero aggrappata alla ringhiera del letto mentre Marco mi prendeva da dietro. Ad un certo punto ho perso la presa e sono scivolata con la faccia sui cuscini, poi il nulla.
    
    Ora è l’alba, il sole fa capolino dalla porta finestra del terrazzo da circa mezz’ora e io mi sento fresca e riposata; neanche il minimo segno di stanchezza o chissà ché.
    
    L’unica cosa che mi viene voglia di fare è di alzarmi ed andarmene a fare un giro. Solo l’aver guardato la sveglia che indica le sei meno dieci mi impedisce di farlo. Sarà mai possibile alzarsi così presto in vacanza?
    
    Marco da come ronfa penso che dormirà per altre due ore come minimo.
    
    Più ci pensò più mi rigiro sul letto senza tregua. Sono assolutamente sveglia e carica a palla; ma poi se mi alzo che faccio?
    
    Faccio una passeggiata? No, l’appartamento in questa villetta a schiera che abbiamo affittato per le vacanze è praticante sperduto nel mezzo del nulla.
    
    Guardo la TV? Che cavolo, no sono in vacanza.
    
    Una torta? No siamo senza uova.
    
    Una doccia? Questa la tengo in considerazione ieri sera devo aver sudato come una scimmia tra una cosa e ...
    ... l’altra.
    
    Un caffè? Si, questo è sufficiente a farmi alzare dal letto poi il resto si vedrà.
    
    Cerco le infradito che ovviamente sono finite sotto al letto. Penso anche a cosa mettermi addosso, ma il bello dell’estate è che te ne puoi stare nuda e sentirti assolutamente a tuo agio. Nessun bisogno di vestiti ed altre assurdità del genere.
    
    Guardo il letto assolutamente sfatto con Marco che ci dorme sopra; ha un bel culo devo ammettere. Due belle guanciotte sode come sassi. Potrei passare anche i prossimi dieci minuti a fissarlo, ma ora che sono sveglia devo trovare qualcosa di produttivo da fare.
    
    Vado in bagno e poi scendo le scale per andare in cucina al piano di sotto. Il mio caffè premio mi aspetta con ansia. Mentre scendo le scale trovo i vestiti che indossavo ieri sera e anche quelli di Marco.
    
    Sorrido, ieri notte ero talmente affamata che non saputo aspettare nemmeno di raggiungere la camera da letto, avevamo già iniziato a scopare su per le scale.
    
    La cucina è ancora tutta al buio; sto per accendere la luce ma cambio idea, meglio la luce naturale.
    
    Spedita mi dirigo verso l’enorme porta finestra che da sul giardino sul retro. Tre metri di vetrate che prive della tenda fanno entrare la luce dell’estate in tutta la stanza. Così va proprio meglio. Mette allegria tutta quella luce penso tra me mentre preparo la moka.
    
    L’aroma del caffè che verso nella tazzina è meraviglioso. Assaporo quell’odore con avidità. Solo quella forte fragranza mi carica di energia e di ...
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