1. Vancanze in Sardegna


    Data: 24/07/2018, Categorie: Etero Lesbo Sesso di Gruppo Autore: Valery92, Fonte: RaccontiMilu

    ... Momento bucolico del piffero. Quasi mi arrabbio per quell’intrusione della mia privacy.
    
    Ora che faccio? Se rientro correndo in appartamento coprendomi le parti intime ne morirei di vergogna.
    
    Ma mai possibile che non me ne vada bene una? Forse potrei fare finta di nulla e rientrare, ma sono sicura che quel tipo si è accorto che io l’ho visto.
    
    Che situazione non posso starmente lì ferma nel giardino come un ebete. Devo dire o fare qualcosa, altrimenti la mia situazione diventerà ancora più imbarazzante. Anche mandarlo a quel paese sarebbe una scelta migliore del fare la bella statuina nel giardino. Devo decidermi in fretta però.
    
    In fondo ho sempre fantasticato su una situazione simile, anche se speravo di avere un po’ più di controllo sugli avvenimenti. Mi faccio coraggio e lo saluto come nulla fosse. Potrebbe essere un giochino divertente.
    
    – Ciao. –
    
    – Buongiorno a te bellissima. –
    
    Beh in fondo un complimento è un complimento.
    
    – Pensavo di essere l’unica ad essermi svegliata così presto. –
    
    – Vale sempre la pena di svegliarsi presto. –
    
    Ah che simpatico il tipo, penso come rispondergli a tono ma mi viene in mente una cosa più importante.
    
    – Parla piano altrimenti svegli il mio ragazzo. –
    
    – Vengo giù subito. – Il tipo butta via il mozzicone della sigaretta e quasi svanisce dal terrazzo neanche fosse un fantasma.
    
    Non ho pensato a questo sviluppo della conversazione, ma non me ne dispiace neanche un po’.
    
    Mentre lo aspetto rifletto sul fatto ...
    ... che forse la cosa più imbarazzante di farsi scoprire nuda da un estraneo e aspettarlo nuda che esca dall’appartamento. E’ una cosa simile al primo appuntamento; non sai bene che fare e ti prepari a tutta una possibile serie di scenari dai più banali a quelli più assurdi.
    
    Passando pochi secondi e il tipo esce nel suo giardino. Chissà come mai ha fatto così in fretta?
    
    – Ciao bellissima. – Ora parla a voce bassa, ma riesco a sentirlo benissimo.
    
    Che strano sul terrazzo il tipo indossava una canottiera, ora è solo in boxer.
    
    Comunque adesso posso osservarlo meglio. Mi sembra un tipo allegro di quelli sempre felici.
    
    E’ più basso di me di una testa intera, capelli neri corti forse un po’ stempiato, una barbetta incolta di qualche giorno circonda il suo sorriso a trentadue denti.
    
    E’ piuttosto grasso, o meglio è tutta pancia perché braccia e gambe mi sembrano normali.
    
    Sarà appena arrivato in vacanza perché è bianco come un foglio di carta e ommioddio indossa un paio di boxer di quelli aperti sul davanti.
    
    Beh la situazione si fa sempre più interessante.
    
    – ‘ehm ciao. – Gli rispondo.
    
    – Io sono Luca, tu come ti chiami? –
    
    Mi faccio coraggio, in fondo me la sono andata a cercare no?
    
    – Valeria. –
    
    – Ti piace il posto? –
    
    – Lo adoro con tutta questa pace. –
    
    – Già vedo. – Ma non sta guardando la campagna.
    
    – Sei qui da solo in vacanza? – Gli e lo domando perché ha la fede al dito e mi sembra strano che si comporti in quel modo con il rischio di essere ...
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