1. Acciaio incandescente


    Data: 18/07/2018, Categorie: Erotici Racconti Etero Autore: Ashara, Fonte: RaccontiMilu

    ... rovente avevano acceso.
    
    Afferrò un braccio, sentendo le ossa spesse di un polso sotto la stoffa di un guanto e il contraccolpo dell’arrestarsi della sua preda. Non perse tempo e la spinse contro la parete dell’angusto passaggio sfruttando l’energia dello slancio con il quale aveva varcato la soglia per schiacciare il corpo sgraziato contro il metallo dipinto mentre una mano saliva a tappare la bocca coperta dal rossetto.
    
    L’altra strappò alcuni bottoni dell’abito di seta e si infilò all’interno, irruenta e maleducata, cercando la prova di ciò che sentiva essere vero fin nel midollo, fin nell’ultimo nervo del proprio sesso. La sua vittima, forse per la sorpresa, rimaneva immobile.
    
    Trovò le stecche di un bustino e più su il rigonfiamento del seno, lo strinse e un suono trionfante sfuggì dalla sua gola: solo morbida stoffa imbottita sotto le sue dita, e dietro un petto sodo e piatto. Insinuò la mano dietro l’imbottitura trovando ruvidi peli ed un piccolo capezzolo mezzo inturgidito che strinse tra le dita.
    
    Seguì un verso molto poco femminile e l’altro si mosse per staccarsi dal muro, dalla presa di Sandro, premendo per un istante l’inguine contro il suo ventre. Un rigonfiamento che non avrebbe dovuto esserci fu l’ultima conferma.
    
    “Cosa diamine…” una spinta potente e Sandro caracollò lungo il corridoio finendo sotto l’unica luce.
    
    “Tu!” Sorpreso, arrabbiato, l’uomo in crinoline non sembrava più sgraziata ma letale, virile nonostante i pizzi e l’imbottitura che ...
    ... cadeva fuori dai lembi strappati del vestito. Si avvicinò minaccioso, ora le parti erano invertite e Sandro fece un passo indietro, stringendo le cosce per la paura e l’eccitazione. Tra poco anche l’uomo avrebbe scoperto il suo segreto. Sperò solo che non gliene desse troppe prima.
    
    “Tu mi hai fatto venire insani pensieri, pensieri malati… se vuoi del sesso, lo avrai anche se non era quello che ti aspettavi!” Esclamò l’altro con voce roca, avventandosi sull’emigrante che si sentì spingere di faccia contro la parete.
    
    Sandro chiuse gli occhi e sentì il peso dell’altro contro il corpo, la virilità che si gonfiava contro le natiche attutita da strati di stoffa, una mano che gli bloccava il collo contro il freddo metallo, l’altra che scendeva prepotente lungo il ventre, dentro i calzoni, cercando qualcosa che non trovò. Dita forti scivolarono sull’ombelico, tra i peli ricciuti sottostanti e giù tra le pieghe di una femminilità inaspettata.
    
    Un verso strozzato sfuggì all’uomo, quasi una risata, e lei lo sentì rilassarsi contro di sé. Le sue dita non mollavano la presa sulla sua intimità però, anzi si fecero più sicure nello scivolare ancora più in basso tra le pieghe umide, nel cercare l’orlo di un orifizio che non avrebbe dovuto esserci.
    
    “Senti come sei bagnata… una piccola lesbica eh?”
    
    Lei riuscì solo a scuotere la testa, ancora mezza bloccata tra la mano pesante dell’uomo e la parete. La cosa sembrò ringalluzzirlo perché il membro tornò a premerle sulle natiche e la ...
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