1. La migliore amica (prima parte)


    Data: 20/06/2023, Categorie: Lesbo Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... fosse stata una normale carezza tra amiche, senza complicazioni, ma la voce di mio marito non la smetteva di rimbalzarmi da una parte all’altra del cervello: “lesbica…”.
    
    “A proposito”, mi disse dopo qualche minuto, “ma tu sai esattamente dove dobbiamo andare?”.
    
    “No! Perché, tu non lo sai?”.
    
    “Mah, deve essere qui da qualche parte, in una di queste viuzze…”, e come se fosse stata la cosa più normale del mondo, appoggiò di nuovo la sua mano destra sul mio ginocchio.
    
    Cazzo, ma cosa stava facendo? Iniziai a sentirmi in ansia. Rimasi zitta e paralizzata, mentre lei seguiva un percorso apparentemente senza senso, girando a caso a destra o a sinistra, ma senza mai spostare la sua mano.
    
    Sentivo il suo calore sulla mia pelle e ero invasa da sensazioni confuse. Stavo quasi per chiederle un chiarimento ma mi anticipò: “ecco. Dev’essere quel palazzo. Parcheggio qui”.
    
    Fu solo grazie alla complessità della manovra che la sua mano destra tornò a dedicarsi al volante, lasciando alla mia razionalità un difficile compito; avrebbe dovuto convincermi del fatto che non era successo nulla di strano e che accarezzare il ginocchio della sua migliore amica fosse stato un gesto normale.
    
    Uscimmo dall’auto e mi ritrovai ad osservarla mentre si infilava un cappotto grigio scuro, molto elegante. Non c’era che dire; era davvero una bella donna. Aveva indossato una camicia nera piuttosto scollata. Il taglio in mezzo al seno si sarebbe potuto vedere perfettamente, se non fosse stato ...
    ... per la magliettina che aveva indossato sotto, nera anch’essa e con la parte superiore lavorata a pizzo, in modo tale da lasciare in mezzo alla scollatura della camicia un effetto di vedo e non vedo decisamente molto sexy.
    
    Anche la gonna era nera, e le arrivava giusto sopra il ginocchio, lasciando alla vista un piacere assoluto nello scendere sui polpacci dalla linea perfetta, resa ancora più sensuale dal nylon scuro che li copriva.
    
    Anche lei, come me, amava andarsene in giro su tacchi alti, e quella sera non aveva fatto eccezione. Le scarpe nere, molto classiche, che indossava ne completavano la figura estremamente sensuale.
    
    Una donna così, pensai, era sicuramente una mangiatrice di uomini. Altro che lesbica…
    
    Ma le parole di mio marito continuavano a girarmi nelle orecchie, e mentre entravamo nell’auditorium dove avrebbe avuto luogo l’incontro, pensai che fosse tutta colpa sua, e mi incazzai con lui. Se non mi avesse messo in testa quel tarlo, non avrei dovuto passare quei momenti di confusione. Se non avesse passato gli anni cercando di convincermi che la Nadia era lesbica, non avrei probabilmente dato alcun peso al tocco della sua mano sul mio ginocchio. Si, pensai, era tutta colpa di quel cretino del Marco.
    
    Gli interventi di professori e psicologi che si alternarono sul palco riuscirono a distrarmi definitivamente, e quando l’incontro terminò mi ero già dimenticata di quanto era successo in auto.
    
    “Mah”, mi disse la Nadia appena uscimmo dall’auditorium. ...
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