1. La migliore amica (prima parte)


    Data: 20/06/2023, Categorie: Lesbo Autore: alebardi, Fonte: Annunci69

    ... mia mente il fatto che avevo passato gli ultimi minuti a limonare intensamente con quella donna bellissima che tanti uomini, mio marito compreso, avevano desiderato.
    
    Tornammo ai nostri posti e mi lasciai andare ad una lunghissima sorsata del drink che avevo ritrovato sul tavolo. Non ricordavo cosa fosse, ma ebbe l’effetto dell’acqua dell’oasi nella quale si tuffano coloro che attraversano il deserto.
    
    Avevo sicuramente uno sguardo stravolto quando ritrovai gli occhi della Nadia.
    
    Mi stava sorridendo e mi chiese: “ti è piaciuto baciarmi?”.
    
    Risposi d’istinto: “cazzo, Nadia, si. Mi è piaciuto un sacco ma, scusa se mi sono fermata. Davvero, non mi sento pronta”.
    
    “Non ti preoccupare. Ti capisco. Anch’io la prima volta ho fatto fatica e ci ho messo parecchio prima di accettare il fatto di essere un po' lesbica. Poi, piano piano, un’esperienza dopo l’altra, ho preso sempre più consapevolezza del fatto che la fica mi piace un casino… molto più del cazzo…”, e scoppiò in una risata allegra che ...
    ... ebbe l’effetto di tranquillizzarmi un po'.
    
    “In ogni caso”, continuò dopo qualche secondo, “venerdì sono a casa da sola. Marito a Roma per lavoro e figlia al pigiama party per il compleanno di sua cugina. Sarò sola tutta la notte…”. Mi tirò uno sguardo profondissimo e concluse la frase: “se vuoi venire a trovarmi e farmi compagnia… potremmo stare un po' insieme…”.
    
    Non riuscii a evitare di sorridere e boffonchiai: “cazzo, Nadia… non lo so… Te l’ho detto. Non mi sento pronta”.
    
    Allungò la sua mano sinistra sulla mia coscia, che prese ad accarezzare dolcemente e mi sussurrò, con un tono da diavolo tentatore: “tesoro, oggi è martedì. Hai tre giorni per prepararti ad essere pronta…”, e scoppiò in una nuova, allegra risata.
    
    Restammo in quel locale ancora una ventina di minuti, che passai presa da mille emozioni contrastanti. Emozioni che nei tre giorni successivi non mi lasciarono neanche per un secondo.
    
    Accettare o rifiutare? Non avevo la più pallida idea della decisione che avrei preso. 
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