1. memorie di un single: maria


    Data: 14/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu

    ... se come ho detto la sopportavo poco, perdere la sua amicizia.
    
    Trascorsero così un paio di settimane, finch&egrave un mattina, lei entrò nella mia stanza e, mi chiese se la volevo accompagnare a trovare una collega che stava al quarto piano.
    
    Rimasi abbastanza interdetto, ma mi alzai e la seguii.
    
    Come vi avevo accennato gli uffici stavano ubicati in un palazzone enorme a forma di rettangolo, oltre alla scala principale centrale, vi erano altre tre scale che stavano in tre lati di questo rettangolo, e quindi seguendola salimmo per una di queste tre scale.
    
    Erano scale poco frequentate, chiuse nei vari piani da porte con chiusura di emergenza, la bellezza di queste scale laterali era la scarsità di illuminazione, e anche la silenziosità, in breve era facile sentire se negli altri piani ci fosse qualcuno.
    
    Dal secondo salimmo al terzo piano e, incominciammo a salire verso il quarto, la nostra destinazione, a metà scale, lei che stava davanti si fermò girandosi e aspettò che la raggiungessi, appena vicino a lei si avvicinò e, alzandosi sulle punte, mi poggiò le sue labbra sulle mie.
    
    Stemmo circa un ora in quella scala laterale, salendo e scendendo appena sentivamo di altri colleghi che le utilizzavano, appena sicuri che non c’era nessuno ci scambiammo baci sempre più infuocati, io mi ero spinto sempre di più, le massaggiavo il sedere, i fianchi e misi anche una mano sotto la camicetta andandole a strizzare i seni, non me lo aspettavo ma erano sodi e duri come ...
    ... il suo culetto, le facevo sentire la mia eccitazione, le baciavo il collo facendola rabbrividire sempre più.
    
    Ci dovemmo fermare, era quasi ora di spacco, e le scale cominciavano a essere affollate, così ci dirigemmo al nostro piano e ognuno andò nella sua stanza, tutto era successo senza che tra noi ci fossimo detta una sola parola, non capivo o, meglio avevo capito benissimo, ma come continuare ?
    
    La risposta venne dopo pochi giorni, una sua telefonata ed un invito a prendere un caff&egrave dopo l’uscita dal lavoro.
    
    Uscimmo insieme e ci dirigemmo dove lei parcheggiava il motorino, mi diede un casco e mise in moto, seduto dietro non ebbi premura a starle staccata, non serviva, anche perché lei ogni tanto si spingeva dietro verso di me strusciandosi, voleva sentire la mia erezione, che non tardò ad arrivare.
    
    Allo chalet dove arrivammo lei scelse un posto isolato con un dondolo, capendo mi sedetti affianco a lei, ordinammo caff&egrave e una bibita, e guardandoci negli occhi cominciammo a baciarci.
    
    Lei dopo un po’ , ne ebbe abbastanza e guardandomi disse:
    
    – mi sei sempre piaciuto, con quell’aria da eterno ragazzo
    
    – e sai da un po’ di tempo mi sento così sola”’..
    
    Iniziò a confidarsi, anche se certe cose già le avevo intuite, col marito erano in una fase di stasi, la routine del matrimonio, pochi stimoli nuovi, poi suo marito, già un tipo pesante per se, aveva subito un’operazione per un ernia al disco e, quindi stava da molto a casa per convalescenza, ...
«1234...9»