1. memorie di un single: maria


    Data: 14/06/2018, Categorie: Etero Sensazioni Autore: demaranto, Fonte: RaccontiMilu

    ... pian piano, anche col suo aiuto, riuscii a sfilarglieli, cercai anche di dare un’occhiata di sotto scoprendola un po’, ma lei non ne voleva sapere e, allora per non rovinare tutto non ci riprovai più.
    
    Fu una bella esperienza, una cosa &egrave vedere con i propri occhi, un’altra &egrave immaginare come &egrave fatto un corpo umano femminile solamente col tatto e quindi ricostruirlo nella propria testa.
    
    Era arrivata presto da me, intorno alle cinque e, poteva trattenersi fino a dopo le otto di sera, allora decisi di fare le cose con calma, ero sicuro che se avessi fatto le cose per bene a quell’incontro ne sarebbero seguiti altri, ed io ero deciso a prendermi tutto da lei.
    
    Così presi ad ‘esplorare’ il suo corpo dalla vita in giù, sentivo le gambe snelle e i muscoli ai polpacci, i piedi lisci e privi di calli, le unghie corte e, passando il dito sopra quasi quasi indovinai anche il colore dello smalto, non aveva un pelo, si sentiva che si curava molto, non mi avvicinai assolutamente al suo sesso, aveva ancora mantenute le mutandine.
    
    Ma questa mia esplorazione cominciò a fare il suo effetto, inizialmente stava poggiata su di me col suo fianco sinistro ma, dopo un po’ cominciò impercettibilmente a girarsi poggiandosi con la schiena sulle mie gambe, e sempre lentamente comiciò ad aprire sempre più le gambe.
    
    Diressi allora le mie carezze verso i piedi per l’ultima volta, solleticandole la pianta e, lentamente ma, molto lentamente cominciai a risalire verso il centro ...
    ... del piacere.
    
    Più risalivo e più sentivo il calore diffondersi dal suo corpo insieme ad un odore che conoscevo bene, si stava eccitando sempre più e l’odore del suo sesso che cominciava a secernere fluidi mi saliva prima al naso e poi al cervello.
    
    Sotto i pantaloncini non avevo slip, e quindi lei stava poggiata oltre che sulle gambe sul mio pene ormai diventato quasi un terza gamba.
    
    In breve risalendo arrivai ai suoi slip e, subito lo sentii bagnato tantissimo, feci la mossa di sfilarlo, ma lei mi fermò
    
    – aspetta ancora un po’
    
    – ok tranquilla
    
    le sue gambe si erano allargate sempre di più, ormai una gamba poggiava quasi a terra, lei stava sempre più distesa e, cominciava a muoversi sempre di più.
    
    Col pollice andai al centro del sesso e, da sopra agli slip, cominciai a premere, mentre il dito medio sali a vellicare il clitoride che sentivo duro e premente sotto la stoffa.
    
    Dopo altri due tentativi andati a vuoto finalmente capitolò e stringendo le gambe si fece sfilare gli slip, liberando in modo più persistente il suo odore di eccitazione.
    
    Ritornata di nuovo sulla sua posa, gambe larghe di cui una col piede poggiato a terra ormai, non si oppose a niente più, allora cambiai dita: col medio iniziai lentamente a penetrarla mentre col pollice andai a stuzzicare il clitoride, diventato ormai una nocciola.
    
    Non lo vedevo, era irremovibile non si era voluta per niente scoprire, ma sentivo con le dita in vagina, che ormai erano diventate due, indice e medio, ...
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