1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... molto robusti.
    
    Mi salutarono e si avvicinarono per accarezzarmi e palpeggiarmi.
    
    “Ti facciamo la festa piccolino”, disse uno di loro.
    
    “Spero che ti piaccia prenderlo nel culo tesorino, perché stasera te lo apriamo per bene”, disse un altro.
    
    “Andiamo nel parcheggio di ……., non ce la faccio più!”, disse uno di loro.
    
    Salimmo in macchina, tre si misero dietro, uno alla guida e Giulio sul sedile accanto al guidatore, con me sulle ginocchia.
    
    Fu un tragitto breve. Sentivo di avere paura, temevo per ciò che quegli uomini mi avrebbero fatto ma, nella parte che ormai mi dominava, avvertivo solo una gran voglia di cazzo, un’incontenibile desiderio di sentirmi riempita di uccelli, di avere su di me uomini a cui piacevo e che desideravano scoparmi come se fossi una donna, la puttana che volevo essere e che finalmente ero.
    
    La macchina si fermò in un desolato e poco illuminato parcheggio di periferia a ridosso di un boschetto. Mi fecero scendere e inginocchiare per terra.
    
    Estrassero i loro membri e, mettendosi intorno a me in cerchio, li puntarono verso la mia faccia.
    
    Prendendomi per i capelli, si fecero spompinare uno ad uno.
    
    Cercai di fare del mio meglio, adoravo succhiarli e volevo sentirli gemere.
    
    Mi allargarono la bocca con le dita e mi infilarono dentro due cazzi contemporaneamente.
    
    Uno di loro non riuscì a trattenersi e mi sborrò copiosamente in faccia. Che lussuria avere il viso coperto di sperma, sentirne l’odore nelle narici! ...
    ... Bellissimo!!!
    
    “Alzati frocetto”, ordinarono.
    
    Lo feci, ma non ebbi nemmeno il tempo di guardarmi intorno che il più assatanato fra i tre uomini che avevano aspettato fuori dal cinema, mi spinse contro il cofano della macchina e mi fece piegare a 90 gradi. Alzò la gonna e strappò via le mutandine.
    
    “Te lo sfondo, puttanella!”, disse estraendo l’uccello.
    
    “Ti prego, non farmi male”, lo supplicai con voce implorante girando la testa verso di lui.
    
    Il tipo mi guardò e sembrò eccitarsi ancora di più.
    
    Mi allargò i glutei e sputò ripetutamente sull’ano. Infilò selvaggiamente due dita e, dopo un paio di movimenti, le estrasse puntando la sua cappella sul mio buchino ancora vergine.
    
    Stavo per venire sodomizzato per la prima volta dopo averlo immaginato e averci fantasticato per anni. Stavo davvero per essere inculato da un cazzo vero! Il cuore pompava ad un regime spaventoso.
    
    Immaginai di guardarmi da fuori e vedermi piegata sul cofano di quella macchina, di vedere quella cappella che stava spingendo sul mio buchino.
    
    Sentii l’ano allargarsi e una sensazione di bruciore iniziare ad espandersi.
    
    “Ti sfondo bambina!”, ringhiò l’uomo spingendo con sempre più forza
    
    Lo sentii entrare in me, era una sensazione incredibile!
    
    L’uomo si fermò un attimo, poi riprese a spingere con forza.
    
    Aprii la bocca e iniziai a piagnucolare per il bruciore.
    
    Lo tolse e subito dopo sentii che mi sputava nuovamente sull’ano girai la testa e vidi l’uomo armeggiare con il suo membro, pensai che ...