1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... mia faccia.
    
    Aspettavo…. Il solo pensiero della mia faccia fosse coperta di sperma mi faceva impazzire di gioia.
    
    “Ahhhhh, sìiiii!”, vidi i densi getti come al rallentatore mentre si dirigevano verso di me imbrattandomi gli occhialini da segretaria, le guance, le labbra la lingua.
    
    Leccai ciò che potevo, poi l’uomo si pulì il membro sul mio viso e mi obbligò a finire il lavoro con la bocca.
    
    Mi alzai in piedi e, dopo essermi tirata su i calzoni e le mutandine, mi pulii la faccia con un fazzoletto.
    
    Dopo un attimo di pausa, l’uomo mezzo ubriaco, quello che me lo aveva infilato in bocca per primo, mi disse che dovevamo andare via perché gli altri aspettavano. Ormai ero entrata in pieno nella parte e quindi non mi opposi, gli dissi solo che dovevo andare in bagno.
    
    I due uomini si guardarono.
    
    “Ti prego, fammi andare in bagno tesoro!”, dissi passandogli una mano sul petto. Il suono della mia voce mi spaventò, non sembrava più la mia, la sentivo come fosse completamente femminile, quella di una donna mai sentita prima.
    
    “Va bene”, fu la risposta.
    
    Mi accompagnarono ai servizi. Giulio, così si chiamava il primo uomo, entrò nel gabinetto con me mentre l’altro aspettava fuori.
    
    Feci la pipì mentre lui continuava a strusciarsi sul mio culo ed a palparmi dappertutto. Mi girai, lo abbracciai e ci baciammo appassionatamente. Sentivo di non aver più il controllo di me stesso, o forse di aver cambiato qualcosa di fondamentale nella mia personalità. Era avvenuta la mia ...
    ... metamorfosi.
    
    Salii sul water e afferrai il sacchetto che avevo lasciato ed estrassi il tubino.
    
    “Ti piace ?”, chiesi all’uomo. “Per favore, posso metterlo?” Fece un gesto di assenso. Mi sedetti sul WC, tolsi i leggin e la canottiera, poi infilai il tubino e rimisi le scarpe.
    
    Giulio mi fece girare e piegare iniziando a strusciarmi il cazzo sul sedere.
    
    “Ho una gran voglia di mettertelo nel culo!”, disse dandomi un colpo con il bacino.
    
    “Ti piace il mio culetto ?”, gli chiesi.
    
    “Te lo infilerò tanto in fondo che lo sentirai in gola”, rispose. “Voglio sfondartelo e sentirti urlare come una cagna in calore!”
    
    Sentimmo bussare alla porta.
    
    “La festa è rimandata cagnetta, usciamo” Sorrisi maliziosa senza più alcun ritegno.
    
    Nel bagno accanto ai lavandini c’era un uomo sulla cinquantina che, quando mi vide uscire vestita da puttana, si avvicino e mi palpò il culo.
    
    “La piccola non è per te stronzo!”, gli disse Giulio e gli assestò uno spintone che lo mandò quasi a cadere per terra. L’uomo non obiettò e quindi uscimmo dal bagno.
    
    Ci dirigemmo verso l’uscita. Camminavo affiancata dai due uomini, vestito finalmente in modo completamente femminile. Sculettavo sui miei tacchi a spillo con la gonna alzata fino a far vedere il bordo delle autoreggenti nere. Una sorta di entusiasmo mi pervase, era come aver finalmente realizzato un sogno.
    
    Usciti sul marciapiede, trovammo gli altri tre della comitiva che aspettavano. Erano molto più alti di me, non tutti belli, ma ...
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