1. Un sogno realizzato


    Data: 08/07/2022, Categorie: Trans Autore: lisaslut, Fonte: Annunci69

    ... dall’armadio il mio lungo spolverino nero e provai ad indossarlo: sembravo un trans da marciapiede pronto per andare a battere, pensai eccitandomi ancora di più.
    
    Non potevo certo uscire combinato in quel modo, i vicini probabilmente mi avrebbero riconosciuto e, anche se non ci fossero riusciti, non avrei certo voluto correre questo rischio. Mi sedetti sul divano pensando a cosa avrei potuto fare.
    
    Riflettei sul fatto che per me il massimo dell’eccitazione era costituito non solo dal vestirmi da donna, ma dal fatto di essere visto in quei panni. L’apoteosi l’avrei raggiunta quando qualcuno, vedendomi, mi avrebbe desiderato facendomi capire che gli piacevo, che lo eccitavo e voleva farmi sua. Sarebbe stato bellissimo!
    
    L’eccitazione sessuale è una specie di droga per me, più cresce e più i miei freni inibitori si lasciano andare, gli scrupoli si nascondono sotto le voglie e ad un tratto, ciò che un attimo prima era quasi inconcepibile, diventa magicamente possibile. Lo dico perché quel giorno le cose andarono proprio in questo modo. Fino a quel momento nella mia storia di “trans in erba” non mi ero mai fatto vedere vestito da donna per cui, in quel momento, l’eccitazione superò il livello di guardia e i miei scrupoli crollarono uno dopo l’altro come un castello di carte.
    
    Decisi che non mi sarei cambiato, nascosi le calze sotto dei legging aderentissimi che mettevano in grande evidenza il mio culetto e le mie belle gambe.
    
    Mi infilai un paio di scarpe da tennis alte ...
    ... e sostituii la camicia da notte con una mini canottiera che lasciava scoperto l’ombelico. Mi struccai, però mi portai dietro il mascara e la matita nera per truccarmi di nuovo dal momento in cui fossi stato fuori dalla zona in cui abito.
    
    Indossai il leggero spolverino nero e uscii di casa.
    
    Come prima tappa decisi di andare ad acquistare una gonna, qualcosa di molto sexy.
    
    Trovai un negozio che esponeva in vetrina delle cose che mi piacevano. Guardai dentro e vidi una donna elegante di mezza età che metteva in ordine i capi in vendita. Non c’erano clienti e quindi mi decisi ad entrare.
    
    Girovagai fra gli scaffali e trovai un miniabito a tubino nero senza maniche che mi piaceva moltissimo. Era ben accollato ed elastico, lo rimirai per un po’ indeciso cercando di trovare la forza per acquistarlo, ma l’eccitazione mi annebbiava la mente.
    
    La padrona del negozio, la donna che aveva visto prima, si avvicinò e mi chiese se poteva aiutarmi. La guardai cercando di sorriderle e, nel tentativo di trovare qualche scusa plausibile da addurre per fare l’acquisto, alzai il vestitino. La donna lo prese gentilmente in mano e dopo avermi dato un occhiata esperta, mi disse che era certamente della mia misura e che avrebbe potuto accompagnarmi in camerino per provarlo.
    
    La donna non aveva dubitato neanche per un momento che quell’abito fosse adatto a me, aveva certamente capito che ero un ragazzo ma non sembrava scandalizzata, anzi reiterò il suo invito a farmelo provare. Non me lo ...
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