1. "un'avventura molto particolare"


    Data: 13/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    ... bagno e, mentre scorreva l'acqua della doccia, mi vidi riflesso nello specchio grande.
    
    Non ero poi tanto male: pochi peli sul torace e sulla pancia, il petto appena appena prominente con i capezzoli belli duri, al centro di due areole appena un po' più scure del mio corpo abbronzato.
    
    Il cazzo, benché moscio, non era piccolo e sovrasta il mio scroto grinzoso, ma bello pieno e sopra il pube con un bel po' di peli, che forse avrei dovuto curare di più.
    
    Giratomi, guardai la schiena liscia e, dal suo fondo, un filo di peli che dal solco delle natiche salivano per una decina di centimetri.
    
    Anche il culo, pur essendo quello di un uomo maturo, era ancora parecchio sodo e piegandomi in avanti mi spalancai le natiche e comparve il buchino grinzoso, ma veramente perfetto.
    
    Perché stavo facendo questo?
    
    Forse perché avevo già accettato l'invito e mi stavo calando nel personaggio?
    
    Uscii dal bagno e feci una cena molto leggera.
    
    Mancavano poco alle 23.00; mi versai un calice di vino rosso e mi avviai in salotto.
    
    Faceva davvero molto caldo e, nudo, mi sdraiai sulla poltrona, dove prima avevo steso un fresco lenzuolo di cotone.
    
    Il contatto del cotone sulla pelle accaldata, mi procurò un brivido, tanto che mi fece accapponare la pelle.
    
    Sorseggiai il vino, aspettando l'orario stabilito e alle 23.05 composi il numero.
    
    Il pronto dall'altro capo giunse dopo un paio di squilli.
    
    "Ciao, eccomi qua" dissi, con tono pacato
    
    "Buonasera Federico, tutto ...
    ... bene?"
    
    "Un tantino in ansia; dai... non farmi stare sulle spine - ribadii - hai parlato con tua moglie?"
    
    Ci fu un attimo di silenzio, poi:
    
    "Domani, verso le dieci, alla fermata della metro centrale, puoi esserci?"
    
    "Alle dieci in punto? Ci sarò!" dissi d'un fiato.
    
    "Vieni come se l'incontro dovesse avere un seguito, perché, se le piaci, andremo a casa nostra e..." tenne a precisare.
    
    "Ho capito, saprò essere all'altezza della situazione" e dopo un breve saluto chiudemmo la conversazione.
    
    Quindi, tutto dipendeva da lei, era la moglie a decidere.
    
    Anche se eccitato, la cosa mi metteva in uno stato di strana agitazione, ma comunque, se l'indomani non mi fossi sentito tranquillo, a mio agio, avrei sempre potuto salutare e andare via.
    
    Con questo rassicurante pensiero finii il calice di vino e mi avviai in camera da letto.
    
    Dormii profondamente e la mattina, fresco e riposato, mi alzai con la voglia di un buon caffè e di un'abbondante colazione.
    
    Come Lorenzo mi aveva suggerito, mi preparai adeguatamente e, come mi aveva insegnato il mio vecchio amico fisioterapista, con la doccetta mi praticai una accurata pulizia interna. Solo dopo mi immersi nella vasca, per un rilassante bagno con acqua calda.
    
    Mi vestii in modo sobrio e comodo e mi avviai a passo svelto verso il luogo dell'appuntamento.
    
    Arrivai qualche minuto prima delle dieci e mi posizionai un tantino distante in modo da poterli veder arrivare.
    
    Giusto cinque minuti e li vidi uscire dalla metro ...
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