1. "un'avventura molto particolare"


    Data: 13/06/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69

    E' proprio vero! Una volta che l'hai provato e ti è piaciuto, non ne puoi più fare a meno!
    
    Sto parlando del cazzo e, seppur difficilmente si riesce ad ammetterlo, è così!
    
    Come ho già spiegato nei miei due precedenti racconti, "Confessioni di un Bisex", il desiderio di provare ebbi a soddisfarlo in età abbastanza adulta e in maniera gradata.
    
    Fu Mimmo, conosciuto per caso, che mi iniziò al piacere di esser posseduto, sottomesso ad un altro uomo.
    
    Con lui, durò poco più di tre mesi, poi, un po' per le sue sempre maggiori richieste, portate ad una mia lenta, ma inesorabile riduzione allo stato di "femmina" (lui la definiva condizione mentale, ma che in effetti doveva essere anche estetica), un po' per la sopraggiunta pandemia, ci allontanammo definitivamente.
    
    Il desiderio, però, non scomparve e, spesso prepotentemente, mi portava a farmi seghe, immaginando cazzi davanti ai quali inginocchiarmi o piegarmi a novanta per accoglierli dentro di me.
    
    Rispolverai un vecchio dildo, in lattice che era stato compagno di giochi mio e di mia moglie, che ora giaceva in un cassetto dell'armadio, sotto le mie camicie.
    
    Sebbene doppio e lungo, ero riuscito, una sera, lubrificandolo abbondantemente e dopo essermi messo due dita nel culo, a farlo entrare dentro di me fino alla base.
    
    Non fu facile; dovetti poggiarlo sullo sgabello nel bagno e, sedendomi sopra, puntai il glande sull'ano e lentamente quella grossa cappella varcò l'anello del mio orifizio.
    
    Sentii dolore, era un ...
    ... pene fatto per entrare in vagina, forse troppo grosso per giochi anali, ma, una volta oltrepassato, il dotto si dilatò e mi fermai solo quando fu tutto dentro.
    
    Era lungo, lo sentivo fin quasi nella pancia, ma era bello.
    
    Cominciai a muoverlo, facendolo entrare ed uscire, insomma mi stavo chiavando da solo.
    
    Il mio pene era ridotto ad un misero pisellino, come già avevo appurato con Mimmo, anche perché la mia mente era tutta applicata al piacere che stavo provando con il culo.
    
    Ogni volta che entrava completamente, uno spasimo si irradiava dall'ano al ventre, che mi spingeva a tirarlo fuori, ma, appena il dolore scompariva, lo spingevo di nuovo dentro, forse anche più velocemente, per riprovare la stessa sensazione di voluttuosa sofferenza.
    
    La penetrazione l'avrei fatta durare all'infinito, ma, un po' per il timore di essere scoperto da mia moglie che mi aspettava in camera da letto, un po' perché, sebbene a cazzo moscio, mi ero tutto bagnato, me lo sfilai dal culo, avvertendo lo stesso piacevolissimo dolore di quando era entrato.
    
    Mi sedetti sul bidet, per darmi un poco di sollievo e notai una strana secrezione biancastra che proveniva dal mio buco dilatato. Pensai al gel che avevo usato, ma l'odore era diverso, più penetrante, più intenso.
    
    Mia moglie, dopo avermi aspettato, in effetti si era girata sul fianco e già dormiva.
    
    Sì con lei, ormai, avevamo raggiunto una pace totale dei sensi, eppure non era vecchia, gli stimoli si erano completamente assopiti, ...
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