1. La babysitter d’estate


    Data: 13/06/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Tradimenti Autore: Smaliziato, Fonte: RaccontiMilu

    ... spinsi, stavolta con forza, lasciando che il sangue virgineo bagnasse l’asciugamano rosso che avevo steso sul letto.
    
    Il primo colpo la fece sussultare, facendole sfuggire un gemito misto di dolore e goduria. Piano feci uscire buona parte dell’asta, per poi impalarle la figa con foga.
    
    Ripetei l’operazione più volte, fino a quando non fui certo che il suo sesso si era abituato alla grandezza del mio membro, che si faceva strada dentro di lei.
    
    Incominciai a entrare sempre più velocemente, facendole sfuggire gemiti sempre più intensi. urlando il proprio piacere come una forsennata, si aggrappava alle mie spalle, graffiandomi dolcemente, d’istinto, la schiena.
    
    Le alzai la gamba sinistra, puntellandomela alla spalla, mente la mano stringeva, stavolta con più decisione, uno dei suoi seni.
    
    Lei urlava. non di dolore, ma di piacere. e mi incitava a prenderla sempre più a fondo, con più forza.
    
    Avrei voluto sbatterla come una vacca, sbattendola quasi con violenza, e mi proponevo di farlo…
    
    Ma non quella volta.
    
    Prima di venire, volevo che lei avesse almeno due orgasmi. Rallentai il ritmo, per impedirmi di venire. Una volta più “calmo”, ripresi a penetrarla con ritmo sempre più serrato.
    
    La sentii venire la prima volta
    
    La sua fica vibrava dal piacere. Adesso, che era molto più ...
    ... sensibile decisi di scatenarmi.
    
    Alzando i fianchi, misi il cazzo a 45 gradi verso il basso strusciando con maggior forza sul clitoride, turgido e gonfio.
    
    Incominciai a spingere sempre più veloce.
    
    Le sue labbra si schiusero sin una serie di gemiti che si susseguivano, lasciandola quasi senza fiato, mentre la penetravo con foga rinnovata.
    
    Stantuffai dentro di lei per un tempo che mi sembrava un’eternità, prima di venire. Sentivo il mio cazzo vibrare, gonfio di seme virile, desideroso di scaricarsi.
    
    Affondai ancora una volta il cazzo duro come marmo tra le sue tenere carni. Un urlo selvaggio di piacere uscì dalle dolci labbra di Maria, mentre un gemito soffocato di godimento fuoriusciva dalle mie labbra.
    
    Pochi minuti dopo eravamo ancora distesi dal letto, abbracciati come due teneri amanti.
    
    “Amore, sei stato fantastico. Ho goduto da morire.”
    
    “Anche io tesorino… E spero che non sarà l’ultima!”
    
    “No di certo! Adesso che ti ho provato, non voglio più starne senza- affermò afferrandomi il cazzo, ora rilassato- non vedo l’ora di risentirlo, duro e prepotente dentro di me! Ti amo!”
    
    “Non dovrai aspettare molto, amore. Mancano ancora almeno un paio d’ore prima che le signore tornino… E puoi giurarci che troverò il modo di goderti ancora, per tutta l’estate!”
    
    Ma questa è un’altra storia… 
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