1. Una moglie per bene nell’abisso della completa sottomissione (2)


    Data: 28/05/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: sesamoandmia, Fonte: Annunci69

    ... riuscivo capire cosa stesse pensando. Io mi guardai intorno. Distante da noi Gaston, seduto in un angolo insieme ad una ragazza in minigonna ed un tizio che mi sembrava di aver già visto. Lui sorrise mentre anche Mia girava lo sguardo nella sua direzione.
    
    “Non avrei mai considerato una tale proposta se non fosse lui mi ha detto che è quello che vuoi”
    
    Il mio sguardo si posò sulle tette scorgendo i suoi capezzoli disegnarsi sotto la stoffa dell’abito.
    
    “Ma non porti il reggiseno, perchè?” le chiesi facendola arrossire.
    
    Balbettò qualcosa senza senso e quella sua titubanza mi eccitò ancora di più.
    
    “Se vuoi lo rimetto....” ed incrociò le mani sulle tette quasi si vergognasse della sua reazione
    
    Con poca convinzione incolpò il vestito un po’ ruvido. “Ma se è di seta?” le risposi serio” non è che invece ti stai eccitando pure tu all’idea di appartenere a quell’uomo?”
    
    Intuivo i suoi turbamenti. Eravamo passati da un sesso di routine, ad un gioco sfrenatamente perverso. Io l’avevo spinta ad assumere quegli atteggiamenti postribolari lontani dal suo mondo per bene e lei si era lasciata trascinare ben oltre anche se non mi aveva confessato cosa fosse successo.
    
    La abbracciai di nuovo, Mia si girò verso di me appoggiando la sua testa sulla mia spalla.
    
    Cercai di provocare di nuovo una sua reazione sapendo che stavo cogliendo nel segno: “Se accettassi la sua proposta non saresti più la puttana che desideravo vedere in un nostro gioco perverso, ma diventeresti la ...
    ... sua puttana e lui potrà disporre di te a suo piacimento”
    
    Sentivo il suo cuore battere sul mio petto e visto il suo silenzio decisi di calcare ulteriormente la mano: “non so cosa sia successo in questo alberghetto da sola con Gaston, ma se ora ti dovessi lasciare nelle sue mani prima o poi tra le prostitute che vedrò nella strade di Pigalle ci sarai anche tu e non è detto che mi possa piacere”
    
    MIA
    
    Se solo Rodolfo avesse saputo. Stava desiderando qualcosa che era già successo.
    
    Guardavo verso il tavolo cercando di sfuggire agli sguardi seri di Rodolfo. Mi vergognavo non di quello che avevo fatto, ma perché lo avevo fatto provando qualcosa di sconosciuto, qualcosa sì di disdicevole e sporco, ma che comunque mi attirava e mi dava piacere.
    
    Cercando di nascondere quei miei pensieri più intimi, provai a spiegare quello che era successo, anche se, in fondo, avrebbe potuto sembrare solo una giustificazione inutile.
    
    “Gaston si è intromesso nelle nostre vite quando eravamo più deboli, quando volevamo un momento di trasgressione, quando io avevo accettato le tue proposte. Ha saputo sfruttare le nostre pulsioni e ha manipolato sapientemente anche me, l’ho accettato, è vero, ho accettato tutto perché era quello che volevi tu. Certo avevo bisogno di qualcuno che mi desse la spinta giusta, qualcuno che sapesse interpretare i nostri pensieri e Gaston ci ha letti come un libro aperto, anche se pensavamo ancora di giocare.”
    
    Le parole di mio marito però mi stavano portando a ...
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