1. A letto con una modella


    Data: 14/05/2022, Categorie: Lesbo Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti

    ... preda agli spasmi caddi sul divano-letto, “come corpo morto cade”.
    
    Olivia si sedette a terra di fronte a me, restò a guardarmi sussultare di piacere, sorrise, si morse le labbra, poi si mise a leccare ingorda le fradice dita della sua mano. Non so per quanto tempo restai li ferma a gemere, senza forze, scombussolata da quel violento orgasmo. Ricordo solo che dopo un po Olivia venne a sdraiarsi accanto a me. Ci guardammo negli occhi, ero ancora un po in affanno, lei mi diede un assurdo bacino sul naso ed io arrossii come una quindicenne.
    
    Travolta da un moto di orgoglio, raccolsi energie che credevo di non avere e con un colpo di reni mi misi a cavalcioni su di lei. Le baciai il viso, le orecchie, il collo. Scesi lentamente. Disegnai con la punta della mia lingua piccole forme geometriche sul suo seno e questa volta fu lei a sussultare di piacere. Decisi di ricambiare un po della sua crudeltà e aggiunsi qualche sadico morso ai miei baci. Lanciò un paio di piccoli urletti, ero soddisfatta; non immaginavo fosse così eccitante mordere un capezzolo turgido. Assaporai ogni centimetro del suo corpo, baciai, succhiai, leccai e morsi. Olivia era in estasi ed io ero pronta a scendere nel suo inferno.
    
    Da principio furono solo baci leggerissimi; la lingua ogni tanto stuzzicava maliziosa l’interno delle sue cosce e il monte di venere, nulla di più. Arrivarono le dita e qualche piccolo solletico. Olivia iniziò ad ansimare. Di sottecchi riuscii a vederla mordersi le labbra, mi ...
    ... desiderava, bramava le mie mani e la mia lingua. Con l’indice della mano destra cominciai a giocare con il suo clitoride, la mia bocca era vicinissima e ogni mio respiro la faceva tremare leggermente. Le diedi un bacio appassionato sul clitoride, lasciai la lingua immersa tra le sue piccole labbra qualche secondo e poi la portai via sadicamente.
    
    Esausta Olivia perse la testa; si sollevò leggermente con la schiena, mi prese per i capelli e mi spinse con forza la faccia in mezzo alle sue cosce. Non avevo più scelta, né scampo. Leccai con desiderio quel delizioso inferno, succhiando avidamente il nettare dimesso dalle sue labbra. Con la lingua mi spostai sul clitoride e lasciai la vulva ai massaggi delle mie dita. Dopo qualche leggera carezza esplorativa la penetrai dolcemente con il dito medio, ma trovandola completamente fradicia aggiunsi anche l’indice. Dopo qualche minuto di frenetica manipolazione sentii Olivia tremare, il suo respiro divenne affannoso, si aggrappò al mio braccio e infine arrivò dirompente un lungo gemito di piacere, Olivia era in paradiso ed io di nuovo bagnatissima.
    
    Ci addormentammo nude e abbracciate. Intorno alle tre facemmo ancora l’amore, ma questa volta con molta più foga, anzi fu una vera e propria scopata, infine ci tuffammo di nuovo tra le braccia di Morfeo.
    
    Mi risvegliai la mattina seguente con una sensazione di deliziosa leggerezza nella testa. Ancora frastornata delle inaspettate emozioni della notte, restai a guardare compiaciuta la ...