1. A letto con una modella


    Data: 14/05/2022, Categorie: Lesbo Autore: Il-legale, Fonte: EroticiRacconti

    ... per farmi compagnia lungo la strada e così ci avviammo insieme verso casa mia.
    
    La pioggia divenne presto troppo forte per proseguire senza ombrello e dovemmo cercare riparo sotto un balcone. Costrette a stringerci per non prendere acqua, ci ritrovammo, come al tavolo del bar, pericolosamente vicine, ma questa volta completamente sole. Quasi contemporaneamente cominciammo a ridere dei nostri vestiti zuppi e dei capelli scarmigliati, poi i nostri occhi si incrociarono, per l’ennesima volta, e infine le nostre labbra si unirono, divorandosi a vicenda.
    
    Dopo qualche minuto di veemente ed erotica apnea, ci staccammo per prendere fiato. Il temporale non sembrava aver intenzione di placarsi e la voglia che avevamo l’una dell’altra iniziò a crescere esponenzialmente. I nostri baci divennero in fretta troppo peccaminosi per quel pubblico palcoscenico per cui, senza pensarci un istante, proposi ad Olivia una folle corsa verso la mia dimora, lontana non più di un centinaio di metri. Concordammo il tragitto attraverso i balconi più grandi, poi le presi la mano e cominciammo a correre insieme, a perdifiato, sotto l’acqua scrosciante. La strada, il portone e le scale, furono un ben misero ostacolo. In men che non si dica avevamo invaso il mio monolocale e, senza mai smettere di baciarci, cominciammo a spogliarci a vicenda, rimbalzando tra i mobili che segnavano la strada sino al divano letto.
    
    Una volta nude una di fronte all’altra, restai letteralmente imbambolata dalla sua ...
    ... eterea bellezza.
    
    Per sfuggire all’imbarazzo del mio sguardo, Olivia ricominciò a baciarmi e a stringermi con veemenza. Le sue mani oscillarono smaniose dai miei seni al sedere, impazienti di palparmi ovunque, ed io la lasciai fare compiaciuta. Con la bocca si diresse maliziosa verso le mie tette, iniziando a leccarle e a morderle con erotica crudeltà. Mi abbandonai inerme a quella sensuale tortura, ma quasi subito fui costretta a ridestarmi sorpresa dalla lasciva irruzione della sua mano destra in mezzo alle mie cosce. Le sue lunghe e sottili dita si fecero strada piano, prima una, poi due e infine addirittura tre. Le accolsi con un soffocato gridolino di piacere misto a sofferenza. Olivia cominciò un leggero massaggio sussultorio ed io iniziai a mugolare senza sosta.
    
    Eccitata dalla mia arrendevole fiducia, fece scivolare la sua lingua lungo il mio ventre, fino a interrompere la sua vogliosa corsa davanti alla mia passerina. Si inginocchiò con calma, sollevò delicatamente la mia gamba destra, portandola sopra la sua spalla, e infine cominciò a leccarmi avidamente il clitoride. I miei leggeri mugolii divennero, in men che non si dica, rumorosi e striduli gemiti di piacere. Infervorata dai miei lussuriosi versi, Olivia diede maggiore foga ai movimenti della sua mano e nel giro di qualche istante una scarica di godimento mi infiammò la fica. Inondai la sua bocca carnosa dei miei umori, poi un improvviso tremore percorse tutto il mio corpo, le mie gambe cedettero di colpo e in ...