1. 021 psicoterapia del cazzo


    Data: 13/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    ... lancio ed i vincitori, quattro per l’esattezza, si alzavano dai loro giacigli di là dal fuoco, e si allineavano a pochi metri da me, di schiena.
    
    Al ché, si calarono i calzoni a metà coscia e nelle nebbie dell’alcool e tra le faville, mi fu esibito un quartetto di culi diversi in stazza e prominenza. Tuttavia avevano in comune tra loro l’assenza totale di peluria, segno delle loro origini slave, così diversi da noi che invece ormai ricorriamo alla depilazione come mezzo di seduzione, quasi come che le nostre origini mediterranee possano essere vissute come motivo di empietà.
    
    Scazzata la dottoressa, udendomi levò via quella sua posa da gattona e afferrò una sigaretta non senza essersi data una grattata al culo.
    
    - Poi cosa avvenne CUM
    
    - Eh niente. Loro schiamazzavano e c’era sempre quella cazzo di musica da matrimonio russo diciamo. Uno di loro venne a prendermi per i capelli e capii che dovevo loro leccare il buco passando di culo in culo. Siccome che io quando lecco un culo è come se fossi al cospetto di un' amata, ci limonai con molta presunzione diciamo, avendo cura di spalancar le natiche di modo che potessi avere accesso ai loro pertugi senza ostruzione di sorta.
    
    - La pregherei di non aggiungere dettagli ripugnanti alla sua narrazione perché il pubblico di A69 ci sta seguendo.
    
    - Guardi dottoressa, se il lettore è giunto fin qua, ha del pelo sullo stomaco. Ma credo che i miei lettori abbiano una certa consuetudine nella mia forma e se pur non vi trovino ...
    ... diletto per farsi un raspone, trovano giovamento senz’altro nello spirito.
    
    - Vada avanti e sia conciso
    
    - E niente. I culi erano tutti e quattro molto gustosi. Bisogna sfatare questo pregiudizio che gli slavi non abbiano cura delle loro parti intime. I francesi no, mi spiace qui son categorico, a Marsiglia in un cesso corsi via alla sola vista di certi tarzanell..
    
    - La prego di restare all’interno delle vicende di cui sopra.
    
    - Eh ma che cipiglio!! Va bene, insomma tutto molto buono devo dire. Pensi che uno di loro si voltò per offrirmi la minchia ma fu subito redarguito dal gruppo perché le regole son regole.
    
    Vuole sapere se presi cazzi quella sera? Si, undici. Fui ingozzata a gola sfasciata e anche qui devo precisare che la minchia è trasversale all’etnia. Cazzi con prepuzio, cazzi scappellati, cazzi grossi, cazzi più modesti. Insomma, non ho trovato una distinzione tipologica tra cazzi italiani e cazzi di fattura slava, o ungheresi dio sa da dove cazzo venissero sti qua.
    
    - Lei ricorre alla deumanizzazione nel sesso. Sente davvero questa esigenza di farsi trattare in questo modo per raggiungere il piacere sessuale?
    
    - L’uomo è teso tra la bestia e il superuomo disse qualcuno. Ed io lo sono in egual misura. E’ vero, quella sera presi undici cazzi in gola e bevvi le secrezioni testicolari di sei di questi. Agli altri cinque lasciai l’arbitrio di sborrarmi in faccia, in testa e in un orecchio. Ma lei trascura che il mio superuomo risieda nel dodicesimo di ...
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