1. 021 psicoterapia del cazzo


    Data: 13/05/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: CUMCONTROL, Fonte: Annunci69

    - Allora CUM come sta questa mattina.
    
    - Sono un po’ teso.
    
    - E’ perché sa che dovrà affrontare un passaggio doloroso di quella esperienza vero?
    
    - Credo di si
    
    - Ha preso le sue gocce?
    
    - Si.
    
    - Partiamo da un pochino prima di quegli eventi. Le va?
    
    - Si
    
    - Com’erano andate le cose col suo fidanzato prima che la lasciasse
    
    - Ma, direi bene. Tutto filava liscio. Avevamo intensi rapporti.
    
    - Lei era il ricevente?
    
    - Intende dire se lo pigliavo nel culo?
    
    - Se non conosce altri modi di esprimersi direi di si.
    
    - Si dottoressa.
    
    - Quando ha capito che tra voi era finito tutto?
    
    - Quando si è messo a cacare
    
    - Signor CUM, mi duole chiederle di circostanziare la sua affermazione
    
    - E niente dottoressa, si era messo così, acquattato, a cacare, proprio mentre io stavo per dichiarargli il mio amore. Lì ho capito che non glie ne fregava più niente di me.
    
    - E poi cosa è successo.
    
    - Non ricordo. Poi sono svenuto. Cioè, prima sono venuti degli uomini, degli amici forse, e alcuni di loro lo hanno caricato su un motocarro e lo hanno portato via.
    
    - Alcuni? Intende dire che ve ne fossero degli altri presso di voi?
    
    - Si dottoressa. Altri uomini erano rimasti sul piazzale. Io ho rincorso il motocarro ma loro mi hanno fermato e….
    
    - E?
    
    - E non ricordo, poi credo di essere svenuto. Ha presente ‘a Magnani, Francesco Francescooo?
    
    La dottoressa aveva accavallato le gambe. Si accese una sigaretta, aspirò profondamente ed inspirò guardando sul ...
    ... soffitto del suo studio dal quale pendeva un lampadario a gocce, assai festoso direi, quasi surreale nella luce rifratta, da evocare gli umidi chiarori dei boudoir.
    
    - Saprebbe dirmi dove si trovava?
    
    - Da qualche parte in Slovenia, credo a pochi chilometri dal confine ungherese, credo.
    
    - Quando riprese i sensi, dov’era?
    
    - Sempre in Slovenia.
    
    - Dove esattamente..
    
    - Mi trovavo dentro un grosso furgone. Il mezzo procedeva veloce sotto la pioggia. Lì per lì ricordo che mi bruciava il buco del culo ma non per causa dei signori con cui ero, ma sa… il mio fidanzato ci andava forte, e non si faceva riguardo a rompermi il buco del culo ed io già dalla notte prima ero fuori uso
    
    - CUM la pregherei di restare sull’argomento. I vostri rapporti carnali sono stati largamente descritti nelle precedenti sedute e non occorre specificare altro. Quante persone si trovavano con lei in quel furgone?
    
    - Credo quattro. Si quattro. Uno alla guida, uno di fianco al guidatore e due dietro, rispettivamente alla mia destra e alla mia sinistra.
    
    - Cos’altro ricorda.
    
    - Il furgone procedeva su una strada sterrata, era pomeriggio ma un pomeriggio grigio, aveva piovuto. Nell’abitacolo c’era un tanfo di aglio, di alcool e di piedi. Loro fumavano sigarette una dietro l’altra e l’autoradio dava una musica strana, polka credo, insomma quelle musiche da volgare ballo che è tipico dei paesi dell’est europeo. Ha presente certi matrimoni dove ci sta l’invitata ubriaca che fa la lap dance sul ...
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